Un po’ ingessato, emozionato, Emmanuel Macron ha tenuto il suo primo discorso pubblico da presidente della Francia quando erano le 21 in Italia. Un’ora dopo la certezza del trionfo. “Un grande onore, una responsabilità gravosa. La mia gratitudine a tutti coloro che mi hanno votato. Lavorerò con energia per essere degno della vostra fiducia”, ha detto il Presidente francese, “Vorrei rivolgermi a tutti i francesi, qualunque sia stata la vostra scelta: conosco le fratture del Paese, io avrò il compito di proteggere i più fragili. Dobbiamo garantire l’unità della Nazione”.
“Difenderò l’Europa, mi adopererò per rafforzare i rapporti tra i Paesi europei. Voglio rivolgere un saluto a tutti i popoli del mondo. La Francia vuole essere garante della pace mondiale. Saremo in prima linea per la lotta contro il terrorismo”, ha assicurato Macron, “e la condurremo senza mai abbassare la guardia. Questa sarà una storia di cambiamento e di speranza ritrovata. Rinnoveremo la vita politica. Agirò con tenacia nel rispetto di tutti. Lavoro, scuola, cultura: questi tre punti per costruire un Paese migliore. Poi il saluto a Francois Hollande che si è adoperato cinque anni per un Paese migliore. W la France“.
Un’ora e mezza più tardi Macron è arrivato in Place du Carrousel, a piedi, accompagnato dalle note dell’Inno alla Gioia, che è anche l’inno dell’Europa. Una lunga camminata solitaria a piedi del neo presidente sulla piazza del Louvre, in una scenografia studiata dettagliatamente. Poi, finalmente, il presidente francese è salito sul palco, dove si è sciolto alzando le braccia al cielo e sorridendo al pubblico che ha riempito la piazza. “Mercì, mercì”, Macron ha ringraziato il suo popolo, “tutti ci dicevano che sarebbe stato impossibile ma non sapevano di cosa è capace la Francia. Questa fiducia mobilita la Francia, non posso deludervi. Dovrò essere all’altezza, dovrò essere portatore del vostro slancio. Questa sera vorrei dedicare qualche parola ai francesi che hanno scritto il mio nome sulla scheda elettorale. Sono consapevole che vi siete impegnati, che non è stato semplice. Sono consapevole che esistono ancora delle divergenze, ma sarò fedele all’impegno che mi sono assunto: proteggerò la Repubblica francese. Infine, vorrei dedicare un pensiero anche a chi ha votato Marine Le Pen”, frase che ha scatenato qualche fischio dalla piazza, “ma farò di tutto perché queste persone, che rispetto e hanno espresso il loro dissenso, in futuro non abbiano alcun motivo per votare un partito estremista”. A fine discorso sul palco è salito tutto lo staff di Macron, con il presidente la moglie Brigitte. Con la piazza intera a cantare la Marsigliese.