Hanno fatto infuriare la Lega, e in particolare la senatrice-avvocato Giulia Bongiorno, le parole pronunciate dalla sottosegretaria alla Giustizia, Anna Macina (M5S), in un’intervista al Corriere sul caso degli figlio del fondatore M5S Beppe Grillo (leggi l’articolo) indagato per stupro. Il video di Grillo, ha detto l’esponente pentastellata, “è l’urlo di dolore di un papà. Vi vedo molto il lato umano. Quasi nulla di politico”. Ma “doveva essere evitato. Dispiace per quello che è successo, ma riconduciamolo alla sfera privata e lasciamo fuori la politica”.
“Sono due giorni – ha sottolineato la Macina – che dal Movimento vengono ribaditi alcuni punti fermi. La tutela dell’indipendenza della magistratura e la difesa delle donne dagli abusi. Per noi parlano i fatti: il codice rosso è stato fortemente voluto da noi. Il reato di Revenge porn prima non esisteva. E l’allungamento del termine per la denuncia da 6 a 12mesi nemmeno”.
“Non si capisce – aggiunge la sottosegretaria – se Bongiorno parla da difensore (che ha quel video), o da senatrice che passa informazioni al suo capo di partito di cui è anche difensore. Mi ha gelato sentirla dire che porterà il video di Grillo in Tribunale, lasciando intendere che il comportamento del papà ricadrà sul figlio. Cosa vuole fare, il processo alla famiglia? Rabbrividisco”.
“Dopo la scelta di Grillo di formulare accuse alla famiglia della vittima e alla procura, oggi il sottosegretario alla Giustizia Macina si lancia in fantasiose, gravissime accuse a mio carico” ha commentato la Bongiorno. “Mossa dalla cultura del sospetto (verso i nemici) che caratterizza il Movimento 5 Stelle – ha aggiunto la Bongiorno -, il sottosegretario Macina lede gravemente la mia immagine di essere umano, prima ancora che di avvocato, nel provare a insinuare che io abbia reso noti a chicchessia atti del processo”.
“Mi occupo di violenza sulle donne da decenni come a tutti è noto. Ho assunto questo incarico – ha spiegato ancora l’avvocato Bongiorno – un anno dopo la denunzia che ha dato vita alle indagini e non ho mai parlato con nessuno di questo procedimento nonostante le numerose e pressanti richieste dei giornalisti. Il sottosegretario Macina dovrà rispondere di queste affermazioni farneticanti in sede giudiziaria”.
La Lega chiede dimissioni immediate della Macina. “La Macina come Grillo – il commento del leader della Lega, Matteo Salvini -: si vergognino per gli attacchi alle donne e si dimettano dai loro incarichi”.
“Le mie parole erano, e sono, un invito a sgombrare il campo da equivoci e ambiguità – ha aggiunto in una nota la sottosegretaria Anna Macina – su una vicenda rispetto alla quale non mi sono mai permessa di entrare nel merito ma che non deve essere politicizzata. Sono stupita dal polverone che ne è nato, da parte mia nessuna accusa ma un semplice interrogativo, sorto dopo alcune dichiarazioni a mezzo stampa del senatore Matteo Salvini. Solo la richiesta di chiarezza e trasparenza”.