Via libera ai primi articoli della proposta di legge sull’eutanasia, assi portanti dell’intero provvedimento, che richiede i requisiti necessari per poter accedere al suicidio assistito e le modalità con cui chiederlo. Si sblocca dunque, dopo mesi di stallo (leggi l’articolo), l’iter nelle commissioni, che in un’unica giornata si avvicinano al giro di boa: gli articoli sono in tutto otto, ma si riprenderà a votare la prossima settimana, con l’obiettivo di rispettare il timing stabilito, ovvero l’approdo in Aula alla Camera il 13 dicembre.
Tuttavia, la mediazione portata avanti dai relatori, Alfredo Bazoli del Pd e Nicola Provenza di M5s, che hanno riformulato alcuni emendamenti (poi approvati) sulla base delle richieste avanzate da Lega, Forza Italia e Coraggio Italia, non è servita a ottenere il voto favorevole del centrodestra. I primi quattro articoli hanno infatti incassato il sé di M5s, Pd, Leu e Italia viva, mentre leghisti e azzurri, assieme a FdI, hanno votato contro.
E tutto fa presagire – nonostante lo stop all’ostruzionismo e il clima di dialogo registrato negli ultimi giorni – che anche in Aula si replichi la frattura netta nella maggioranza. Insomma, il via libera al testo da parte della maggioranza non è affatto scontato e c’è già chi, tra gli ex giallorossi, teme il ripetersi di quanto avvenuto al Senato sul ddl Zan.
Il presidente della commissione Giustizia, il pentastellato Mario Perantoni, si dice però certo che non ci saranno rallentamenti e che giovedì prossimo il testo arriverà in Aula. Con o senza il benestare delle opposizioni.