“Nella maggioranza c’è una fase di tensione tra forze eterogenee, ma c’è anche un malessere diffuso in buona parte del Paese. Spetta al governo e alle forze responsabili dialogare con i cittadini che rifuggono la violenza, ma vivono con angoscia e preoccupazione questa ripartenza”. È quanto afferma in un’intervista al Corriere il leader del M5S, Giuseppe Conte, confermando la sua lealtà al Governo Draghi.
Quindi sulla rimodulazione del Reddito di Cittadinanza, aggiunge: “Ho sentito Draghi, il reddito verrà rifinanziato e modificato in base alle nostre proposte”. “Noi siamo leali al governo, ma non abbiamo firmato assegni in bianco. Non staremo ‘zitti e buoni’ se si tratta di difendere i nostri valori. Partiti e movimenti – aggiunge Conte – sono l’anima della democrazia, non un fastidioso rumore di fondo. Pretendiamo il rispetto degli impegni”.
Sulla reintroduzione del del cashback, che Draghi aveva sospeso con l’impegno di riprenderlo a gennaio, il leader M5S dice: “Il cashback può essere rivisto, ma è importante per la digitalizzazione dei pagamenti e il contrasto all’evasione”.
“Le nostre non sono bandierine – ha affermato ancora Conte -, prova ne sia la proroga del superbonus che vale 12 miliardi di Pil all’anno. Quanto a Quota 100, non ha retto l’analisi costi/benefici sulle casse pubbliche, per cui la soluzione migliore è puntare a meccanismi di pensionamento anticipato graduati sulla diversa gravosità del lavoro”.
Sul Colle: “Il totonomi è una distrazione. Berlusconi? Auguri per l’assoluzione – ha aggiunto ancora il leader M5S -, ma non è lui il nostro candidato”. La legge elettorale? “Non vedo male un proporzionale con soglia al 5 per cento e sfiducia costruttiva. Garantirebbe stabilità ai governi”. Grillo e Di Maio? “Li sento entrambi. Chi ci vuole disuniti resterà a bocca asciutta. Sarebbe suicida per tutti, dopo il grande lavoro preparatorio, distruggere un nuovo corso che è appena iniziato e ha bisogno Di tempo”.