M5s: “Il confronto Meloni-Schlein da Vespa viola la par condicio”

M5s all'attacco a Vespa per il confronto tv limitato alle sole due leader di Fdi e Pd. "Violata la par condicio. La Rai intervenga"

M5s: “Il confronto Meloni-Schlein da Vespa viola la par condicio”

Il confronto previsto nel paludato salotto di Bruno Vespa, tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein il 23 maggio prossimo, viola la par condicio e deve essere allargato a tutte le altre forze politiche. A dirlo gli esponenti del Movimento 5 Stelle in commissione di vigilanza Rai.

Violate apertamente le norme della par condicio

“Nella sua intervista di oggi a Repubblica Vespa, nel parlare del confronto tra Schlein e Meloni che ha organizzato a Porta a Porta, cita criteri non validi”, attacca il Movimento, “Anzitutto Vespa parla di partiti di maggioranza e di opposizione, quando è noto che alle europee tutte le forze politiche partecipano in condizioni di parità e senza alcun vincolo di coalizione. Dunque non esiste alcun criterio di maggioranza e di opposizione”.

L’intervista di Vespa che ha scatenato le polemiche

Il riferimento è a quanto detto dal (non) giornalista Rai in un’intervista pubblicata oggi. “Par condicio significa garantire parità di condizioni, quindi un minuto dopo aver ricevuto conferma da Meloni e Schlein è partito l’invito per Conte e Salvini. Dopodiché, alla luce delle regole che l’Agcom stabilirà la settimana prossima, vedremo come assicurare lo stesso spazio agli altri leader politici”, ha dichiarato Vespa.

ConteSalvini sarebbe un’altra prima volta dopo lo scontro nell’aula del Senato che sancì la caduta del governo gialloverde…”, chiede allora l’intervistatore, e Vespa risponde: “Eh sì, se accetteranno sarà così. Guardi, è una cosa molto burocratica. Prima si sfidano i due partiti più forti di maggioranza e opposizione, poi i secondi, poi i terzi e così via”.

Cosa prevede veramente la norma

Una macroscopica inesattezza, come sottolineano i membri M5s della Vigilanza: “La delibera della commissione di vigilanza sui confronti è molto chiara quando chiede che siano i più ampi possibili, stabilendo un minimo di tre partecipanti”, ricordano, “È chiaro quindi che un confronto solo a due veicola un messaggio errato agli elettori, spinti a pensare che la principale alternativa in campo sia quella tra Schlein e Meloni e questo non è vero”.

L’invito all’intervento dei vertici Rai

Da qui, la richiesta “alla Rai di intervenire prontamente per evitare violazioni della legge sulla par condicio e garantire che i confronti in vista dell’appuntamento cruciale delle elezioni europee avvenga nel rispetto delle regole, a tutela degli utenti e degli elettori”.