Il nuovo corso va avanti. Anche senza l’avallo di Beppe Grillo. Non ha alcuna intenzione di fare un passo indietro Giuseppe Conte nella disputa a distanza con il fondatore del Movimento nel suo processo verso un’Assemblea Costituente in programma a fine settembre o a inizio ottobre. Il presidente del Movimento lo ha confermato chiaramente oggi.
“Si è appena concluso il Consiglio nazionale e quindi si avvierà il processo costituente. Sarà rivoluzionario, mai una forza politica, un partito, si è messo in discussione in questo modo, coraggiosamente”, ha detto. “Daremo la parola a tutti gli iscritti e ai simpatizzanti per elaborare nuove soluzioni, nuovi obiettivi strategici ai quali il Movimento si dedicherà negli anni a venire. Sarà una grande partecipazione, di democrazia partecipativa, saranno gli stessi iscritti e simpatizzanti a suggerire proposte, soluzioni, le discuteranno e le porteremo poi nell’assemblea finale” ha aggiunto.
Il confronto tra Conte e il Garante Beppe Grillo
E a chi chiedeva notizie di Grillo, ha risposto chiaro: “Grillo? Ci siamo sempre sentiti e continueremo a sentirci. Avete visto dallo scambio epistolare che abbiamo avuto una visione diversa, ma ovviamente questo processo costituente non si fermerà. Grillo è fondatore e nessuno glielo toglie, e attualmente è garante e nessuno gli toglie questo ruolo, ma adesso non conta Grillo, non conta Conte. Contano gli scritti, i simpatizzanti, che riossigeneranno il Movimento e lo rilanceranno”.
Democrazia diretta
Un chiaro segnale del cambio di passo annunciato nei giorni scorsi: non più la democrazia diretta del Movimento Cinque Stelle delle origini, bensì una “democrazia partecipativa”, come l’aveva definita lo stesso Conte. Anzi, “il più grande esperimento di democrazia partecipativa mai realizzato, in Europa”, aveva sottolineato. Ma la volontà di creare una cesura col passato è evidente anche rispetto alla “prospettiva strategica” del Movimento e al suo ruolo all’interno del quadro politico (leggi alleanze e Campo largo).
Da qui le frizioni con Beppe Grillo, fautore di un “isolazionismo” del Movimento che lo tenga equidistante dal centrodestra e dal centrosinistra. Un ritorno alle origini che il Garante legge come la risposta alla sconfitta delle europee. Naturalmente una visione diametralmente opposta a quella di Conte. Sul tavolo anche la spinosissima questione del superamento del doppio mandato: necessario per Conte, impossibile per Grillo.
Per Conte sarà una “Assise rivoluzionaria”
Un’assise, quella in programma a settembre, che potrebbe quindi rappresentare un vero punto di svolta. Anche perché tutto potrebbe mutare, persino lo statuto del Movimento. “L’assemblea potrà decidere, è costituente e quindi saranno sollevate tutte le questioni che stanno a cuore ai nostri iscritti e anche ai simpatizzanti, e non ci sottrarremo al confronto. Potrà essere modificato lo statuto, potrà essere integrata anche la carta dei principi e dei valori. Discuteremo su tutto”, ha chiarito Conte.
Combattere l’astensionismo
Che aggiunge: “Devo dire che confidiamo in questo modo anche di contrastare il segno dell’astensionismo che cresce sempre più”, ha spiegato. “Ecco, sarà un grande bagno di partecipazione per recuperare il senso di un impegno politico, di una partecipazione a un destino condiviso”, ha annunciato.
Conte: i cittadini rispondono
“Si è visto anche con l’Autonomia differenziata, quando chiamiamo i cittadini a discutere su questioni vere, importanti, i cittadini rispondono efficacemente. Abbiamo raggiunto 500mila firme in pochissimi giorni”, ha concluso.