“Sulla legge elettorale abbiamo la nostra proposta: il proporzionale con sbarramento al 5 per cento, il cosiddetto brescellum. Se avessimo voluto una legge elettorale a nostro uso e consumo l’Italicum sarebbe stato perfetto cinque anni fa, ma noi coerentemente abbiamo sempre pensato che rappresentatività e governabilità siano garantiti da un sistema proporzionale. Tra l’altro una proposta del genere serve anche a incentivare la nascita di progetti politici più larghi, poi è evidente che si tratti di una base di partenza”. È quanto ha detto a Repubblica, il vicecapogruppo alla Camera e vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi.
Poi un passaggio sull’idea di nuovo Ulivo aperto a Calenda e Renzi: “Non li rincorriamo – spiega Ricciardi – anche perché Renzi è difficile rincorrerlo, magari è in Arabia. Entrambi rappresentano loro stessi mentre noi parliamo con chi ha progetti politici, e comunque Renzi è tutto quello col quale non possiamo costruire un progetto. E poi creare dei cartelli elettorali ti può far vincere le elezioni, ma poi dopo? Non pensiamo minimamentel a un nuovo Ulivo ma facciamo delle proposte programmatiche, ad esempio invitiamo il Pd a rilanciare con forza il tema di salario minimo”, conclude Ricciardi.