“Se alle elezioni dovessimo ottenere il 40%, potremmo governare da soli. Se non dovessimo farcela, la sera delle elezioni faremo un appello pubblico alle altre forze politiche che sono entrate in Parlamento presentando il nostro programma e la nostra squadra. E governeremo con chi ci sta”.
Il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital, apre a possibili alleanze dopo il voto. “Mi terrorizza – ha continuato il vicepresidente della Camera – la prospettiva di un Gentiloni bis di breve durata come ha proposto Berlusconi”. Quanto alla regola dei due mandati, uno dei capisaldi dei Cinque Stelle, “non si mette in discussione”, ha confermato Di Maio. Che non ha svelato i nome della futura squadra di Governo ma ha chiarito che “Alessandro Di Battista non sarà fra i ministri, me lo ha chiesto lui”.
In mattinata, sulla questione alleanze, è intervenuto anche Massimo D’Alema (Liberi e Uguali). Se c’è più convergenza con Di Maio o con Renzi? “Se penso al Pd non mi viene in mente solo Renzi – ha risposto ad Agorà – nel Pd ci sono tanti che apprezzo e sono tante le personalità che nel partito vogliono cambiare strada”. Di chi si tratta? “Le telefonate private sono private, nessuno si sfoga”, ha tagliato corto l’ex premier.