di Carlotta Scozzari
Vuole rottamare la vecchia guardia. L’occasione si presenterà presto, all’assemblea che il 20 aprile sarà chiamata a rinnovare i vertici di Ubi Banca. A spingere per il cambiamento è il “rottamatore” Giorgio Jannone, 49 anni, presidente di Cartiere Pigna ed ex deputato Pdl. Il quale, attraverso l'”Associazione azionisti Ubi Banca”, si candida a diventare presidente del consiglio di sorveglianza dell’istituto di credito, poltrona sulla quale sedeva Corrado Faissola (scomparso lo scorso dicembre all’età di 77 anni). Al secondo posto della lista per il rinnovo del cds, l’associazione guidata da Jannone propone Piero Bertolotto, vicepresidente della controllata di Ubi, Centrobanca, seguito poi da Valerio Renato Gastoldi, presidente di un altro gruppo di soci della Popolare (Associazione Futuro Ubi di Milano), Paola Corniani, che svolge la professione di sindaco in diverse società, Vincenzo Mascolo, presidente dell’Associazione soci Ubi centro-sud di Roma, Giovanni Soncini, direttore della Salofid Spa, l’avvocatessa Annamaria Minervini, l’ex deputato di Forza Italia Vittorio Dotti, Giulio Zonda, Antonio Porteri e Ambrogina Zanzi. In un comunicato stampa, Jannone sottolinea come tra i criteri per stilare la lista di nomi abbia utilizzato anche quello della “non appartenenza pregressa a organi amministrativi collegabili all’attuale governance di gruppo, al fine di evidenziare la nostra volontà di rinnovamento”. L’ex deputato del Pdl, non a caso, nei mesi scorsi, più volte ha invocato un ricambio totale ai vertici di Ubi, sia per ragioni di età anagrafica di alcuni banchieri, sia per alcune vicende legate a società controllate (Ubi Leasing è stata di recente destinataria di una serie di rilievi da parte di Bankitalia per via di alcuni contratti stipulati).
A questo punto si tratterà di vedere se la lista di Jannone riuscirà ad avere la meglio su quella della banca. Quest’ultima lista, secondo quanto si apprende, dovrebbe giungere tra mercoledì e giovedì della prossima settimana e dovrebbe contenere, tra gli altri, il nome del candidato alla presidenza del cds, Andrea Moltrasio, attuale numero uno di Centrobanca e considerato un po’ come il “delfino” del presidente uscente del consiglio di gestione, l’ottantunenne Emilio Zanetti. La lista della banca, al posto di Zanetti, sembra intenzionata a candidare Franco Polotti, presidente del Banco di Brescia, mentre come consigliere delegato si opta per la riconferma di Victor Massiah. Discorso diverso per Jannone: in caso di vittoria della sua lista, l’intenzione è quella di sostituire Massiah con un altro banchiere. L’ultimo nome che era circolato era quello dell’ex numero uno di Banca Generali, Giorgio Girelli, ma la candidatura sembra ormai naufragata.
Si attende poi la presentazione di una terza lista, anche essa di matrice bergamasca come quella di Jannone, per il rinnovo del cds di Ubi: quella che dovrebbe fare capo a Gian Antonio Bonaldi e Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo. C’è poi l’incognita di una eventuale quarta lista che potrebbe essere presentata dall’associazione di azionisti con sede a Milano “Insieme per Ubi Banca”, capitanata da Mario Bianchi, il quale tra l’altro di recente aveva auspicato una trasformazione della Popolare in società per azioni (Spa). Una volta presentate, le liste dovranno raccogliere firme pari ad almeno allo 0,5% del capitale della banca e poi essere depositate un mese prima dell’assemblea di aprile.