Non c’è solo la sfida per il controllo del Partito democratico. Perché dal 23 marzo, data della prima seduta del nuovo Parlamento, i giochi si decideranno soprattutto nelle aule di Camera e Senato. Con la scelta dei capigruppo, tanto per cominciare, che chiarirà chi, all’interno del Pd, governa le truppe parlamentari. Un passaggio cruciale in vista dell’elezione dei presidenti di Montecitorio e Palazzo Madama. Ma anche per la nascita di un qualunque possibile Governo. Al momento, infatti, il Pd è l’ago della bilancia per ogni ipotesi di maggioranza. Con il Centrodestra a trazione leghista o con il Movimento 5 Stelle che sia. E nonostante le dimissioni dalla segreteria dem, pallottoliere alla mano, a dare le carte nel Pd è ancora Matteo Renzi.
Braccio armato – Tra le truppe renziane c’è, innanzitutto, l’inner circle toscano del cosiddetto Giglio Magico. Dall’ex ministra per le Riforme Maria Elena Boschi al tesoriere del partito Francesco Bonifazi. Senza dimenticare, ovviamente, i fedelissimi Luca Lotti, vero e proprio uomo macchina del renzismo, e Tommaso Nannicini, consulente economico di Renzi e autore del programma del Pd. A loro si aggiunge il plotone dei renziani di ferro. A cominciare da Andrea Marcucci, uomo di riferimento dell’ex segretario al Senato nella passato legislatura, all’ex vice segretario Lorenzo Guerini. Dall’ex capogruppo alla Camera, Ettore Rosato, autore della legge elettorale che ha debuttato il 4 marzo, a Dario Parrini, renziano della prima ora e già segretario regionale del Pd in Toscana. Nel club degli ultrà renziani anche Davide Faraone, riferimento dell’ex segretario in Sicilia, e David Ermini, che ha sostenuto Renzi alle primarie contro Bersani. Tra le donne, una renziana della prima ora, come Alessia Morani, e un’altra, convertita alla causa dell’ex sindaco di Firenze, come Anna Ascani, già vicina ad Enrico Letta. E poi Luciano Nobili e Rosa Maria Di Giorgi.
Truppe parlamentari – Ma non è tutto. La galassia renziana supera al momento il 50% dell’intera truppa spedita in Parlamento dal Pd (45 senatori e 91 deputati). Dell’Area Renzi fanno parte nomi noti come quello della sindacalista dei pensionati Cisl, Carla Cantone, dell’ex vice presidente della Camera, Roberto Giachetti, e dell’ex portavoce dello stesso Renzi a Palazzo Chigi e poi al Nazareno, Filippo Sensi. E ancora la fedelissima Silvia Fregolent, Emanuele Fiano, l’ex sottosegretario, Umberto Del Basso Decaro, e Piero De Luca, primogenito del governatore della Campania Vincenzo. Una new entry al pari del giornalista ed ex condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno. Oltre agli ultrà renziani Andrea Romano, direttore di Democratica, e al ‘mastino’ della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. Insomma, una potenza di fuoco, numericamente parlando, ancora in mano a Renzi. Schierata sulla linea dell’opposizione senza se e senza ma. Malgrado gli appelli alla “responsabilità” del capo dello Stato, Sergio Mattarella.
Tw: @Antonio_Pitoni