Un avvertimento che suona tanto come una minaccia. L’ex presidente Usa, Donald Trump, si rivolge alla Corte Suprema e afferma che se sarà escluso dal voto del 2024 si potrebbe scatenare “il caos e la bolgia in tutta la nazione”.
Un passaggio contenuto nelle argomentazioni presentate dagli avvocati del candidato repubblicano alla Corte Usa che dovrà esprimersi sulla sua immunità. Secondo il tycoon, la sua esclusione dal voto “priverebbe dei diritti civili decine di milioni di americani”. Trump ha vinto il primo voto delle primarie, affermandosi con un netto vantaggio in Iowa.
Primarie repubblicane, Trump minaccia e continua lo scontro tra i candidati
Trump, quindi, continua ad alzare i toni, convinto che questa strategia possa anche portargli più voti per aggiudicarsi la nomination repubblicana. Quella che potrebbe diventare la sua principale sfidante, Nikki Haley, intanto afferma di non prendere sul personale gli insulti razzisti di Trump, che l’ha accusata di non poter correre in quanto “figlia di cittadini non statunitensi”.
Haley comunque risponde a Trump, che ha anche storpiato il suo nome indiano: “Sono nata in South Carolina, quindi questo risolve la prima questione. In secondo luogo io conosco bene Trump e quando comincia con gli insulti sui nomi vuol dire che è spaventato, che mi percepisce come una minaccia”.
In ogni caso, afferma l’ex ambasciatrice, se diventasse presidente e “Trump fosse condannato, gli concederei la grazia”. Poiché “l’ultima cosa di cui ha bisogno il nostro Paese è un ex presidente 80enne in galera, dobbiamo lasciare le divisioni alle spalle”.
Haley, invece, se la prende con l’ex e anche con l’attuale presidente, Joe Biden, perché non vogliono partecipare ai dibattiti con gli avversari: “Entrambi ritengono di non dover mostrare agli elettori le differenze tra loro e gli altri”. E, conclude l’ex ambasciatrice, “la maggior parte degli americani non vuole vedere una rivincita tra Trump e Biden”.