Nel Lazio di Francesco Rocca continua il giro di valzer delle nomine nella sanità pubblica. A fare il suo ingresso nell’Asl di Frosinone come commissario è Sabrina Pulvirenti, proveniente dall’Ircs Rionero in Vulture Basilicata, dove ricopriva il ruolo di commissario straordinario e allo stesso tempo era direttore generale dell’Asl di Matera.
Un nome, quello della Pulvirenti, che da tempo girava e che dopo vari accordi è stata piazzata in una delle Asl più problematiche del Lazio. Una nomina dal sapore politico che sarebbe stata decisa da Alessia Savo, presidente della commissione Sanità in quota Fratelli d’Italia e firmata dal governatore Francesco Rocca in sostituzione di Angelo Aliquò, spostato alla guida dell’Istituto Lazzaro Spallanzani fino a scadenza del contratto.
La Pulvirenti, molto vicina alla corrente di Fratelli d’Italia di Marco Mattei, promosso da poco da capo segreteria a capo gabinetto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, lascia dietro di sé una scia di polemiche riguardo la sua gestione dell’Asl di Matera dove ci sarebbe un buco da 2,3 milioni di euro, secondo quanto dichiarato dal consigliere Dem regionale della Basilicata, Marco Cifarelli, a seguito di una delibera di Giunta Regionale del 10 marzo 2023 con la quale è stato approvato il consuntivo 2021 dell’Asm di Matera.
Asl di Frosinone, un do ut des?
Ma non solo: la nuova commissaria dell’Asl di Frosinone ha firmato anche una delibera dell’Asl di Matera prima di andare via del 30 settembre scorso, da 1 milione e 800mila euro, con la quale è stato approvato lo schema di contratto del “Centro geriatrico Srl” di Matera del gruppo San Raffaele, volta a contrattualizzare 66 posti letto a fronte di 108 di cui dispone la struttura per le erogazioni di assistenza sociosanitaria per persone non autosufficienti in regime residenziale e semi-residenziali.
Anche questa oggetto di perplessità da parte del consigliere Cifarelli che ha dichiarato in IV commissione consiliare: “L’Asm di Matera ha deciso di assegnare in modo discrezionale 66 posti letto al centro geriatrico del capoluogo senza farne oggetto, come sarebbe stato auspicabile, di una manifestazione d’interesse o di un bando pubblico. Domanda: tutto ciò è stato fatto per frutto di pressappochismo o c’è dell’altro? Per esempio un do ut des politico. La società materana per la quale la dottoressa Pulvirenti ha deciso di approvare lo schema di contratto per le persone non autosufficienti è del Gruppo San Raffaele controllato dalla famiglia dell’onorevole Antonio Angelucci. Un imprenditore con amicizie consolidate tra i politici che contano a partire dal presidente della regione Lazio Francesco Rocca”.
Perplessità che il consigliere ha manifestato anche parlando con La Notizia: “La Basilicata è ultima in Italia quanto a disponibilità di posti letto in RSA e pertanto che ben vengano investimenti privati in questo ambito. Credo, però, che la Regione, e per essa le Aziende Sanitarie Locali, debbano garantire trasparenza e pari opportunità nell’accreditamento e contrattualizzazione di tali strutture. In tal senso ritengo che la recente delibera dell’Asm di Matera meriti un approfondimento per capire se trasparenza e pari opportunità siano state rispettate”.
Scacco matto, quindi, anche a Matera per il gruppo San Raffaele della famiglia del deputato della Lega Antonio Angelucci, il re delle cliniche private, ed ex datore di Francesco Rocca fino a poco prima della sua elezione a presidente della Regione Lazio, dove si era gia assicurato, per il decongestionamento dei pronto soccorso laziali di cui ad oggi non si conosce l’esito, circa 10 milioni di euro, vale a dire la metà di tutti i fondi destinati alle strutture private.