Lukashenko teme provocazioni militari dell’Ucraina in Bielorussia e chiede a Putin e Zelensky di “sedersi al tavolo e chiudere questa zuffa”

Lukashenko teme provocazioni militari dell'Ucraina in Bielorussia e chiede a Putin e Zelensky di "sedersi al tavolo e chiudere questa zuffa"

Lukashenko teme provocazioni militari dell’Ucraina in Bielorussia e chiede a Putin e Zelensky di “sedersi al tavolo e chiudere questa zuffa”

Con l’offensiva ucraina a Kursk, in Russia, che prosegue da settimane, la Bielorussia guidata da Aleksandr Lukashenko dichiara di temere un’escalation nella regione.

Secondo il ministro della Difesa di Minsk, Viktor Khrenin, in questo scenario di tensioni “è altamente probabile” che l’Ucraina di Volodymyr Zelensky compia “provocazioni armate” contro la Bielorussia. Proprio per questo, nel Paese, storico alleato di Mosca, sono stati intensificati i controlli al confine con l’Ucraina, a seguito dell’abbattimento di droni ucraini in territorio bielorusso. Come spiegato dal leader Lukashenko, questi ‘incidenti’ non sarebbero altro che provocazioni, che non “rimarranno senza risposta”.

Davanti all’avanzata ucraina su Kursk, Lukashenko invoca la pace

Alle dichiarazioni allarmanti si contrappongono, però, le parole ben più rassicuranti pronunciate dallo stesso Lukashenko poco dopo. Infatti, il presidente bielorusso ha lanciato un appello per la pace tra Russia e Ucraina. Secondo Politico, questo appello sarà trasmesso domenica sul canale statale russo Rossiya 1, mentre è già stato diffuso sui media bielorussi.

“Sediamoci al tavolo delle trattative e poniamo fine a questa zuffa. Né il popolo ucraino, né i russi, né i bielorussi ne hanno bisogno”, ha detto Lukashenko, sempre secondo Politico. “Sono loro, in Occidente, che ne hanno bisogno. Non posso rivelare questi fatti, sono assolutamente classificati. Ma a volte persone di alto rango parlano apertamente. Dicono: lasciate che si colpiscano a vicenda – ucraini, russi – lasciate che tutti muoiano in questo calderone”.

Lukashenko si appella agli ucraini: “Evitiamo la guerra”

Quella di Lukashenko è un’inedita apertura alla pace. Infatti, il leader bielorusso, in questi due anni, ha giocato le proprie carte per cercare di aiutare il suo alleato Vladimir Putin, evitando in ogni modo di rimanere invischiato nel conflitto, consentendo il transito delle truppe russe nel proprio Paese e accettando di installare armi nucleari russe in Bielorussia.

Insomma, Lukashenko non è di certo un attore esterno al conflitto, ma ora evidentemente teme un coinvolgimento diretto del proprio Paese. Proprio per questo, ha poi dichiarato: “Gli ucraini lo hanno capito. Ci hanno detto costantemente che non avevano bisogno della guerra con la Bielorussia. Noi comprendiamo questo e affermiamo che non combatteremo contro di voi”.