L’Ue sotto schiaffo degli Usa rilancia altre sanzioni a Mosca

Macron organizza un nuovo vertice con gli esclusi dopo il precedente summit che si è tenuto lunedì all’Eliseo

L’Ue sotto schiaffo degli Usa rilancia altre sanzioni a Mosca

L’Europa, per quanto difficile se non impossibile, prova a stare col fiato sul collo della Russia. Ieri è arrivato il via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. L’ok dovrà essere ora formalizzato dal Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo, giorno del terzo anniversario della guerra in Ucraina.

Il nuovo pacchetto introduce nuove personalità e entità russe nella blacklist Ue, nuovi divieti all’export verso la Russia nonché il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia che eludono il tetto massimo del prezzo del petrolio.

Nella lista nera l’Ue inserisce ulteriori 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino. Il via libera è arrivato in un momento critico del dossier ucraino e mentre Usa e Russia, a Riad, hanno concordato di ripristinare in futuro le relazioni economiche.

Col nuovo pacchetto di sanzioni l’Ue pensa di mettere pressione a Mosca

“Il segnale dell’Ue è chiaro, la linea resta la stessa, noi continuiamo a sostenere l’Ucraina e continuiamo a sanzionare l’aggressore perché è giusto e va nella direzione di preservare l’ordine internazionale”, hanno sottolineato fonti diplomatiche europee.

“Accolgo con favore l’accordo sul nostro 16/o pacchetto di sanzioni. L’Ue sta dando un giro di vite ancora più duro contro l’elusione, prendendo di mira altre navi della flotta ombra di Putin e imponendo nuovi divieti di importazione ed esportazione. Ci impegniamo a mantenere alta la pressione sul Cremlino”, dice la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.

“Il Cremlino non spezzerà la nostra determinazione”, promette l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas. Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa intanto ha intensificato i contatti con i leader dei 27 Stati membri e ha avviato un processo di “consultazioni bilaterali” su due questioni chiave: “cosa sono disposti a fare in termini di aiuti all’Ucraina e le loro posizioni sulle garanzie di sicurezza”.

L’obiettivo dei bilaterali del presidente del Consiglio europeo Costa

L’obiettivo è quello di concordare una posizione comune su come raggiungere una pace credibile e duratura in Ucraina in relazione al processo avviato degli Stati Uniti per porre fine alla guerra. Al momento non è previsto alcun Consiglio europeo straordinario che faccia seguito ai vertici organizzati da Emmanuel Macron.

Nuovo vertice fuffa organizzato da Macron

Ieri, dopo quello ristretto in presenza di lunedì a Parigi, si è tenuto il secondo allargato in videoconferenza, già soprannominato il summit degli esclusi. All’incontro hanno partecipato in presenza il presidente della Romania e il premier del Lussemburgo. Secondo una lista fornita dalla presidenza francese, si sono invece connessi in videoconferenza i leader di Lituania, Finlandia, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Islanda, Lettonia, Norvegia, Portogallo, Svezia, Slovenia e Repubblica ceca.

Lo stesso presidente francese sarà a Washington la settimana prossima per incontrare Donald Trump. Il presidente Usa continua a cannoneggiare e dividere non solo l’Europa ma anche l’Italia.

Il M5S gli dà parzialmente ragione. “Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina e dice una verità che noi del Movimento 5 stelle stiamo dicendo da tre anni, insieme a tutti gli esperti militari, ossia che battere militarmente la Russia era irrealistico. È una verità che pesa come un macigno sulla premier Meloni, che poteva ritagliare per l’Italia un ruolo da protagonista nel negoziato e invece ci ha portato a questo fallimento pur di compiacere le cancellerie internazionali. Io al posto della premier Meloni, di fronte a questa vergogna, a questo fallimento, mi dimetterei”, ha dichiarato il presidente del M5S, Giuseppe Conte.