L’Ucraina accusa Mosca per il lancio di bombe al fosforo mentre la Russia attacca affermando che dietro all’attentato dello scrittore Prilepin ci sia lo zampino della Nato e della Gran Bretagna.
L’Ucraina accusa Mosca delle bombe al fosforo su Bakhmut
Pesanti accuse dall’Ucraina contro la Russia sul lancio delle bombe al fosforo su Bakhmut. “Il nemico ha usato munizioni al fosforo ed incendiarie a Bakhmut, nel tentativo di cancellare la città dalla faccia della terra”. La denuncia è stata fatta dall’ufficio stampa delle Forze Speciali dell’Ucraina, che hanno fornito anche un video al giornale Ukrainska Pravda. “Comunque i militari delle forze speciali e le altre unità della forza dei difesa continuano a difendere coraggiosamente la città. E in queste condizioni, continuiamo a distruggere il nemico”, conclude la dichiarazione.
La Russia risponde che dietro l’attentato allo scrittore Prilepin ci sono Nato e Gran Bretagna
Prilepin è uno scrittore nazionalista russo ed è stato coinvolto in un attentato nella regione di Nizny Novogord. Lo aveva reso noto il suo ufficio stampa, secondo cui Prilepin era già sul campo in Ucraina “per svolgere missioni di combattimento”. Secondo Mash, seguitissimo canale Telegram di informazione filo-governativa, Prilepin sarebbe in gravi condizioni, ferito a entrambe le gambe, e sarebbe stato portato in ospedale in elicottero. Baza, un altro popolare canale Telegram, riferisce che la figlia di Prilepin sarebbe scesa dall’auto poco prima della deflagrazione.
Dal 2016 al 2018 Prilepin ha combattuto nel Donbass con le forze separatiste. Nel febbraio 2022 si è detto favorevole all’invasione su larga scala ed è stato colpito dalle sanzioni dell’Unione europea. Lo scorso gennaio si è arruolato nella Guardia nazionale russa ed è andato a combattere in Ucraina. Sull’attentato la Russia ha accusato sia la Nato sia la Gran Bretagna: “Washington e la Nato hanno alimentato un’altra cellula terroristica internazionale: il regime di Kiev. Bin Laden, Isis, ora Zelensky con i delinquenti. La diretta responsabilità di Stati Uniti e Gran Bretagna. Preghiamo per Zachar”, ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.