Di Fa. P. per Il Sole 24Ore
Un altro anno di passione per Ntv, la società del treno veloce Italo posseduta da Montezemolo, Della Valle e Punzo con il 35% e partecipata tra gli altri da Intesa (20%) e Generali (15%). Il 2013 si è chiuso con 77,6 milioni di perdite, replicando i 77 milioni di rosso del 2012 e portando le perdite cumulate dal 2011 a 190 milioni. La nota positiva però è che il fatturato è più che raddoppiato a quota 239 milioni e il primo semestre di quest’anno sembra ben intonato.
Restano aperti tutti i problemi sul debito finanziario a quota 668 milioni a fronte di margini ancora negativi e capitale a 108 milioni. Va ristrutturato, dato che il break even è ora atteso per il 2016 e la società ha affidato l’incarico a Lazard. Ntv lamenta il nodo degli alti costi dell’energia e dei pedaggi che non fanno che appensatire il passo del treno veloce. Ben prima dei dati di bilancio diffusi ieri, Intesa grande creditore e socio aveva già svalutato a fine 2013 la sua quota di ben 66 milioni sui 77 milioni del 2012. Altrettanto ha fatto l’altro socio Bombassei (con il 5%) che ha tagliato il valore da 20 a 12,4 milioni.