Un’altra ondata di arresti in Francia ha sventato la minaccia di possibili azioni terroristiche. Un ragazzo di 15 anni è stato infatti fermato a Parigi nel corso di una delle tante operazione di polizia, realizzate negli ultimi mesi. Anche questa volta sono state smantellate delle cellule jihadiste attive Oltralpe. Il baby terrorista, bloccato nella perfieria nord di Parigi, era pronto a compiere un attentato: ma al momento non è chiaro come e cossa volesse colpire il . Durante la fase di indagine, è stato scoperto un legame con Rachid Kassim, l’ex rapper di 29 anni, ritenuto una delle menti di alcuni attacchi pianificati, come lo sgozzamento di Padre Jacques Hamel, vicino a Rouen, e l’assassinio di due agenti di polizia a Magnaville, località distante circa 50 km da Parigi. Da quanto emerso c’era la sua mano anche dietro il ritrovamento bombole di gas nell’auto parcheggiata a Notre-Dame.
Altre cinque persone, di nazionalità siriana, erano state arrestate invece nella notte nell’arrondissement di Montmartre. Gli inquirenti hanno scoperto che il gruppo stava cercando di reperire numerosi kalashnikov dopo aver fatto molto fotografia alla la basilica del Sacre-Coeur. Per loro è scattata l’accusa di associazione per delinquere e detenzione di armi. Resta da verificare nel caso specifico la loro affiliazione.
Il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ha elogiato l’attività dei servizi segreti: “Il nostro è un lavoro estremamente denso per individuare chi può passare all’azione, lavoriamo giorno e notte”, ha affermato, aggiungendo che l’attività di controllo è diventata “più intensa”. In particolare gli investigatori stanno monitorando i canali di comunicazione dei gruppi terroristici: Kassim ha usato Telegram, un’app di messaggistica, per reclutare possibili combattenti. Nei giorni scorsi il presidente François Hollande aveva spiegato che grazie al tempestivo intervento delle forze di polizia sono stati sventati alcuni attentati in Francia.