Le opposizioni in Parlamento hanno chiesto l’accesso civico alle informazioni e ai documenti amministrativi relativi al naufragio di Steccato di Cutro dello scorso 26 febbraio.
Le opposizioni in Parlamento hanno chiesto l’accesso civico alle informazioni e ai documenti relativi al naufragio di Steccato di Cutro
La richiesta è indirizzata al presidente del Consiglio Giorgia Meloni e ai ministri Salvini e Piantedosi, oltre che ai prefetti Valenti e Galzerano, e al Centro nazionale di coordinamento del soccorso in mare. Il documento, presentato in conferenza stampa alla Camera, è stata firmato dai deputati Serracchiani del Partito Democratico, Silvestri del Movimento 5 Stelle, Richetti di Azione-Italia Viva, Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra, e Magi di +Europa.
Serracchiani: “Le notizie che arrivano dai giornali ci inducono a chiedere chiarezza”
“Le notizie che arrivano dai giornali ci inducono a chiedere chiarezza”, ha dichiarato Debora Serracchiani, che ha moderato la conferenza. La deputata Zanella, di Avs, ha aggiunto: “se anche con questa richiesta non dovessimo avere informazioni adeguate, andremo oltre. Certo non ci fermiamo. Insieme valuteremo quali altre vie intraprendere: è una questione di giustizia”.
Silvestri: “Questo argomento non si spegnerà con il tempo, andremo avanti”
“Se c’è stata la necessità di un accesso agli atti”, ha detto, invece il capogruppo M5s alla Camera, Francesco Silvestri, è perché “il governo non ha avuto trasparenza rispetto a questa vicenda”. “Per adesso – ha aggiunto – si è consumata una conferenza stampa assolutamente insufficiente, dove la premier è arrivata impreparata. Questo argomento non si spegnerà con il tempo, andremo avanti, sulla richiesta di trasparenza l’opposizione è compatta”.
Meloni: “La mia coscienza è completamente a posto”
“Considero inaccettabili le accuse legate alla tragedia di Cutro – ha detto il premier Meloni al Senato -, vi dirò che la mia coscienza è perfettamente a posto, e spero che lo sia anche quella di chi usa le morti della povera gente per fare propaganda. Non esistono prove che il governo italiano potesse fare di più. L’Italia è stata lasciata da sola nella gestione del tema migrazione”.
“Lo voglio ribadire – ha aggiunto il presidente del Consiglio -: prima di ogni ipotetico diritto a emigrare, ogni essere umano ha il diritto a non essere costretto a migrare in cerca di una vita migliore. È esattamente l’aspetto che Europa e Occidente in questi anni hanno colpevolmente trascurato”.