Per la prima volta in sei mesi a Londra non si sono registrate vittime legate al Covid-19. È quanto emerge dai dati diffusi dal Public Health England (Phe) relativi al 28 marzo. Che evidenziano come non ci siano stati decessi di pazienti che nei 28 giorni precedenti avevano contratto il virus.
Come ha fatto Londra a non avere nessun morto di Covid-19 in 24 ore per la prima volta dopo sei mesi
Al picco dell’emergenza, lo scorso aprile, nella capitale britannica – che è stata l’epicentro nel Paese della prima ondata di coronavirus – si contavano in media 230 morti al giorno legati alla pandemia, ricorda la Bbc. “Questa è un risultato straordinario, ma siamo ancora lontani dal ritorno alla normalità”, ha dichiarato un medico citato dall’emittente. Ma come ha fatto Londra a non avere nessun morto di Covid-19 in 24 ore per la prima volta dopo sei mesi? La risposta è molto semplice: usando le vaccinazioni e immunizzando la popolazione in velocità.
I ricercatori britannici hanno verificato nelle scorse settimane un’efficacia fra l’80% e oltre il 90% dei vaccini Pfizer-BioNTech e AstraZeneca contro le forme acute d’infezione e contro il rischio di morte. E oggi hanno rilevato un effetto di riduzione del 62% di tutti i contagi (inclusi quelli lievi) anche fra una delle categorie più vulnerabili. Ovvero gli ospiti delle case di riposo, dove nella prima fase della pandemia si sono registrati focolai micidiali di diffusione del virus.
Il miracolo UK sul coronavirus spiegato da una ricerca
Lo studio, condotto da un team della prestigiosa University College London (Ucl) su una campione di 10.000 anziani di 86 anni d’età media, indica un risultato pressoché identico per Pfizer e AstraZeneca. Con un calo secco del 56% dei contagi dopo 4 settimane dalla prima dose e del 62% dopo 5 settimane. E questo nel pieno dell’impennata della diffusione dell’aggressiva variante inglese del coronavirus.
“I nostri dati suggeriscono dunque che entrambi i vaccini sono efficaci anche tra le persone più fragili e più anziane” già con la prima iniezione, ha notato la dottoressa Maddie Shrotri, una delle responsabili della ricerca. Shrotri ha evidenziato aspettative ancor maggiori dopo i richiami. Che il Regno ha deciso di rinviare a dopo 12 settimane per ottimizzare l’uso delle forniture vaccinali disponibili e somministrare inizialmente quante più prime dosi possibile, secondo una strategia che si sta rivelando vincente.