Lombardia, Pronto Soccorso messo in sicurezza personale sanitario e pazienti. L’intervento della Regioni si pone in particolare due obiettivi: rendere più efficienti gli interventi ai pazienti che arrivano e mettere in sicurezza l’area medica in alcuni settori.
Lombardia, Pronto Soccorso: i pazienti sulla barella per giorni
In Lombardia, l’emergenza in Pronto Soccorso pare essere stata risulta con un intervento diretto della Regione con il Piano per l’efficientamento. Nel dettaglio, la prima delibera impone agli ospedali di garantire un numero minimo giornaliero di letti disponibili per il ricovero dei pazienti che arrivano dal pronto soccorso. L’obiettivo è evitare ciò che è successo, ad esempio, con pazienti rimasti per ore o per giorni sulle barelle.
Altro obiettivo dell’intervento della Regione è la sicurezza degli ospedali con l’installazione di sistemi di videosorveglianza ad uso interno, collegamento di allerta rapida alle Forze dell’ordine e un servizio di sicurezza interno che garantisca adeguata presenza nelle aree individuate e considerate a maggior rischio, con una copertura che non potrà essere inferiore alle 12 ore.
Approvato il Piano per l’efficientamento
“Il piano approvato – spiega la Regione – prevede la presenza di un ‘Bed Manager’ e del ‘Nucleo aziendale per la gestione dei ricoveri di area medica’ che definiranno le strategie per la gestione dei pazienti in caso di non immediata disponibilità dei posti letto da parte di una singola unità operativa. Ogni Azienda dovrà dotarsi di una ‘admission room’, ossia aree dedicate per i pazienti che terminato il percorso di emergenza-urgenza al Pronto Soccorso e sono in attesa di essere inviati all’Unità Operativa e di una ‘discharge room’. Si tratta di zone dedicate ai pazienti da dimettere da una Unità Operativa di degenza che sono in attesa di essere trasferiti a domicilio o in altre strutture del territorio. Inoltre, dovranno essere definite, in caso in caso di sovraffollamento, le modalità gestionali alternative dei pazienti. Ed ancora, individuati i percorsi per la gestione delle ‘dimissioni difficili’ in particolar modo verso ospedali di Comunità, strutture riabilitative e unità di offerta residenziale della rete territoriale. Altro aspetto significativo previsto dal piano regionale riguarda l’appropriatezza dei ricoveri in Pronto Soccorso”.
“Si tratta – ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia – di un passaggio molto importante per le ‘dinamiche’ dell’attività quotidiana delle nostre strutture con un occhio di riguardo alle esigenze e alle aspettative dei cittadini. Con questa delibera andiamo infatti a migliorare l’organizzazione ospedaliera con particolare riguardo ai Pronto soccorso, a tutti gli effetti la porta d’ingresso delle nostre realtà sanitarie. L’obiettivo primario è annullare le attese che oggettivamente in diverse occasioni si rivelano lunghe. Ecco allora che fondamentale sarà identificare le priorità delle attese in modo da valorizzare al meglio anche tutta l’attività degli operatori”.
“Con questi interventi – conclude la vicepresidente – ribadiamo che l’attività dei Pronto Soccorso non è avulsa da quella più generale degli ospedali, ma viceversa è inserita in una logica organizzativa che coinvolge e vede partecipi tutti i reparti delle strutture. Si tratta di un percorso dove è fondamentale reperire la disponibilità dei posti letto in modo da ottimizzare l’organizzazione ospedaliera generale, i tempi di attesa e tutta l’attività di medici e infermieri. Per arrivare agli obiettivi che ci siamo prefissati introdurremo anche azioni operative innovative, e nuove ‘figure’ come il Bed manager e il nucleo aziendale che si dedicheranno alla gestione dei ricoveri di area medica”