Il fronte si sposta in Cisgiordania. L’Idf, le forze israeliane, hanno lanciato una vasta operazione in Cisgiordania, nell’area di Tulkarem. L’offensiva viene giustificata dal fatto che nell’area si troverebbe una rete terroristica che avrebbe pianificato e diretto un fallito attentato a Tel Aviv, secondo quanto riferiscono i media israeliani.
L’attentatore è stato identificato da Hamas come Jaafar Mona, di Nablus: è rimasto ucciso dall’ordigno esploso prima del previsto mentre si dirigeva a una sinagoga dove era in corso la preghiera della sera. Nei raid israeliani nella notte, nel nord della Cisgiordania occupata, sono morti dieci palestinesi. Gli attacchi hanno colpito diverse città, con due morti a Jenini, quattro in un villaggio nelle vicinanze e altri quattro in un campo profughi nei pressi di Tubas.
Israele lancia una vasta offensiva in Cisgiordania
L’operazione dell’Id dovrebbe durare, secondo le previsioni, diversi giorni. Si concentrerà soprattutto nell’area di Tulkarem, ma le attività riguardano anche Jenin e il campo di Fara. Durante l’offensiva sarebbero stati arrestati anche diversi palestinesi.
Fonti palestinesi hanno comunicato che le truppe israeliane stanno circondando gli ospedali di Jenin, Tulkarem e Tubas e stanno interrogando il personale medico. A Jenin l’ospedale è “sotto assedio dalle prime ore del mattino”, secondo quanto riferito dal governatore dell’area. Intanto il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha chiesto “l’evacuazione temporanea dei palestinesi dall’area, in modo simile a come avviene in alcune zone della Striscia di Gaza”.