Dalle stelle alle stalle. Si infrange sui dati economici pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) il sogno delle destre di Giorgia Meloni di portare a un nuovo “miracolo italiano”, come sostenuto in lungo e largo sui media per mesi. L’ultima batosta arriva dalla produzione industriale con l’indice destagionalizzato che a ottobre 2023 è dato in discesa dello 0,2 per cento rispetto a settembre.
L’Istituto nazionale di statistica sottolinea che al netto degli effetti di calendario, a ottobre l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali dell’1,1% malgrado i giorni lavorativi di calendario sono stati 22 contro i 21 di ottobre 2022. Un trend negativo che viene confermato anche dalla media del trimestre agosto-ottobre in base alla quale il livello della produzione diminuisce dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti.
Leggi anche: Lavoro, Valente: “Occhio a leggere i dati Istat. La disoccupazione giovanile è desolante”.
Per Meloni è l’ennesima delusione
E non va meglio neanche guardando ai primi dieci mesi del 2023 con il dato della produzione industriale che scende addirittura del 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una riduzione del 3,5 per cento per i beni di consumo. L’indice destagionalizzato mensile cresce su base congiunturale per l’energia (+1,5%) e i beni di consumo (+0,4%); diminuiscono invece i beni intermedi (-0,4%) e i beni strumentali (-0,5%). Su base tendenziale si registrano incrementi per l’energia (+2,7%) e i beni strumentali (+1,3%); evidenziano una diminuzione, invece, i beni di consumo (-2,9%) e i beni intermedi (-3,2%).