Una risposta al terrorismo. Per allontanare la tentazione di fare l’equazione Islam uguale violenza dopo l’ondata di attentati che ha sconvolto l’Europa, in particolare Francia e Germania. Così il Consiglio francese del culto musulmano ha chiesto ai “responsabili delle moschee e i fedeli di recarsi in una chiesa in occasione della messa di domenica mattina, per esprimere nuovamente ai nostri fratelli cristiani la solidarietà e la vicinanza dei musulmani di Francia”. L’iniziativa è stata accolta con favore dai Vescovi. “È un gesto enorme. Mette fuori gioco chi vuole dividere, chi vuole una strategia del terrore” ha dichiarato il portavoce della Conferenza episcopale italiana, don Ivan Maffeis.
Il gesto non riguarderà solo la Francia. L’obiettivo è lanciare un messaggio chiaro all’opinione pubblica e ai fedeli di tutte le religioni. “Abbiamo bisogno di contrastare l’eccesso di separatezza. Per questo siamo andati con studenti e adolescenti in alcune chiese di Roma come San Pietro”, ha spiegato il portavoce della Grande Moschea di Roma, Omar Camiletti. “Più che un gesto simbolico è necessario impostare un lavoro permanente di conoscenza e di avvicinamento ad un luogo della religione della maggior parte degli italiani: le chiese cattoliche”, ha aggiunto. E la parole di Camiletti sull’uccisione di padre Jacques Hamel sono nette: “Per noi musulmani attaccare un luogo sacro e un uomo di Dio è un’azione veramente incredibile e sconcertante. Viviamo un sentimento di indignazione e repulsione”.