I residenti del Gallaratese e dell’intero quadrante nord ovest di Milano tremano a quello che potrà succedere nel prossimo fine settimana. Il timore è che la zona resti, come è successo nel weekend scorso, “prigioniera” della sosta selvaggia e dell’intenso e caotico traffico diretto al nuovo mega centro commerciale Merlata Bloom, dove si calcola si siano riversate, nella prima settimana di apertura, duecentomila persone. A finire imbottigliati anche alcune autoambulanze e gli stessi Tir che dall’autostrada erano diretti al super mall per rifornire i 210 negozi.
Dal Westfield di Segrate all’ultimo arrivato Merlata Bloom. Così gli affari erodono il territorio
Il Merlata Bloom occupa 70mila metri quadrati di superficie, ma la sua “grandezza” viene meno se si ragiona non più in termini assoluti, ma relativi. Nell’area metropolitana di Milano i centri commerciali sono 65 e hanno una superficie di poco oltre il milione di metri quadrati, mentre in tutta la regione sono 248 e occupano una superficie di poco più di 3 milioni di metri quadrati. Più grandi del Merlata sono il Westfield di Segrate (155mila metri quadrati) e Milanord 2 (84mila metri quadrati). Solo che a differenza del primo, non creano problemi al traffico. Per un semplice motivo: sono centri commerciali che non hanno mai visto avviato le attività, l’unico loro lascito è il suolo che hanno eroso.
Il Westfield Milano-Segrate avrebbe dovuto aprire i battenti entro il 2023. Sulla mega area ex demaniale conosciuta come “dogana-intermodale”, sarebbe dovuto sorgere il più grande polo del lusso d’Europa, con 300 negozi “griffati”, un centinaio di ristoranti, palestre, sale cinematografiche e arene per spettacoli. Dopo uno stop forzato dovuto alla pandemia, l’estate scorsa l’azienda ha annunciato lo sviluppo della prima fase relativa al centro commerciale. La società (una joint venture tra il colosso mondiale dei centri commerciali Unibail-Rodamco-Westfield e Gruppo Percassi attraverso Arcus Real Estate), in un comunicato diffuso il 24 luglio, dava anche la notizia dell’affidamento a One Works, società di architettura e ingegneria che ha firmato, tra gli altri, la piazza Tre Torri di CityLife.
Il progetto di Milanord2 fu presentato in pompa magna alla Triennale il 5 marzo 2019. Prevedeva un Cinema Multiplex, attività ludiche e culturali su 21.500 mq, offerta Food e beverage di circa 10mila mq, offerta retail di 98.500 mq. I lavori si sarebbero dovuti concludere entro il 2022, ma in realtà sono fermi da anni. Il centro commerciale “Il Centro” di Arese è uno dei più grandi d’Europa. Sorto su una porzione di superficie dell’ex stabilimento Alfa Romeo, si estende su 55 mila mq al piano terra e 38 mila al primo piano. Nel Sud Milano, a Locate Triulzi, sarà invece ingrandito Scalo Milano, nato nell’area dove fino al 1969 c’era uno stabilimento industriale della Saiwa. Il progetto di ampliamento prevede la costruzione di 9.000 metri quadrati di superficie aggiuntiva su tre livelli, che porteranno l’area a 44.000 metri quadrati in totale.