Linkinvax, vaccino contro tutte le varianti: possibile e in corso di sviluppo in queste settimane. Intanto, a proposito della quarta dose, il ministro della Salute Roberto Speranza ha invece fatto sapere che presto arriverà un’indicazione condivisa della Commissione europea: “Tutti i Paesi, come sempre avviene, stanno studiando e stanno approfondendo i dati. Si rischiava che ognuno decidesse una cosa diversa” .
Linkinvax, vaccino contro tutte le varianti: come funziona
La compagnia francese LinKinVax, lo scorso 15 marzo, ha annunciato una collaborazione con GTP Bioways, altra realtà francese, per lo sviluppo e la produzione del suo vaccino di seconda generazione contro tutti i coronavirus. Nella nota diffuso, dopo l’annuncio, si legge che “con questa collaborazione, le due compagnie rafforzano una partnership che era inizialmente focalizzata nello sviluppare prodotti dalla piattaforma vaccinale di VRI/INERM, che LinKinVax sta adesso utilizzando in via esclusiva”.
Il vaccino LinkinVax si basa su un anticorpo monoclonale che prende di mira le cellule denditriche e prende di mira sequenze del SARS-CoV-2 e delle sue varianti, ma anche sequenze comuni presenti in altri virus della stessa famiglia così da indurre una risposta immunitaria estesa e duratura .
Il vaccino di LinKinVax viene chiamato dalla compagnia francese “a subunità proteiche” perché non sfrutta il virus intero, ma dei suoi pezzi che vengono fusi con l’anticorpo monoclonale al fine di stimolare il sistema immunitario. “Questo vaccino di seconda generazione è unico perché prende di mira sequenze del SARS-CoV-2 e delle sue varianti, ma anche sequenze comuni che sono presenti in altri virus della stessa famiglia, con l’obiettivo di indurre risposte immunitarie estese e durature. È stato ottimizzato utilizzando i progressi della bioinformatica”, si legge nella nota.
Quando potrebbe essere disponibile?
I tempi non sono ancora specificati ma soprattutto non sono certi. Di sicuro non saranno rapidi. Il cofondatore di LinKinVax, André-Jacques Auberton-Hervé, ha detto che l’obiettivo è iniziare “i trial clinici a metà 2023”. Dopo la fase di sperimentazione, il vaccino dovrebbe poi essere esaminato dalle autorità competenti cui spetta dare il via libera. Dunque, se tutto andrà per il verso giusto, probabilmente tra un anno sarà a disposizione un vaccino contro tutte le varianti.