La genesi del rapporto con Luca Lanzalone sarebbe legato agli esponenti degli M5S, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede che gliela avrebbero presentato quando, all’inizio del 2017, si occupavano per il Movimento degli enti
locali. E’ durata poco più di un’ora l’audizione della sindaca di Roma Virginia Raggi davanti al procuratore aggiunto Paolo Ielo e al pm Barbara Zuin nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. La sindaca è stata ascoltata come persona informata sui fatti in relazione alla tipologia di incarico ricoperto dall’ex presidente di Acea, nell’ambito della mediazione tra il Campidoglio, Eurnova ed il club giallorosso che ha portato all’accordo tra le parti per il progetto definitivo sullo stadio. Intanto Lanzalone ha parlato davanti al gip Maria Paola Tomaselli in
occasione dell’interrogatorio di garanzia: “Nella mia vita non ho mai compiuto nulla di illecito, respingo con forza ogni addebito”. Lanzalone, assistito all’avvocato Giorgio Martellino, ha risposto per circa due ore alle domande del magistrato. La procura contesta un episodio di corruzione per avere ricevuto dall’imprenditore Luca Parnasi la promessa di consulenze per il suo studio legale per circa centomila euro. Al termine dell’interrogatorio il difensore ha presentato istanza di scarcerazione. Poco prima dell’interrogatorio dell’ex consulente è stata la volta del vicepresidente del consiglio regionale del Lazio, Adriano Palozzi, anche lui agli arresti domiciliari, che però ha
scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Indagato Malagò
Nell’inchiesta sul sistema Parnasi spunta anche Giovanni Malagò che risulta indagato. Immediata la presa di posizione del numero uno dello sport italiano, come reso noto dal Coni in un comunicato: “Il Presidente del Coni Giovanni Malagò ha appreso questa mattina dalla lettura di alcuni quotidiani di essere indagato nell’ambito di un procedimento penale. Ha subito dato incarico al suo legale, avvocato Carlo Longari, di chiedere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma di essere interrogato quanto prima per chiarire la sua posizione”.
Per quanto riguarda l’AS Roma c’è tanta incertezza. Il club, parte lesa nella vicenda, vorrebbe capire presto cosa ne sarà dello stadio e se ci saranno i margini per portare avanti il progetto. Il presidente James Pallotta è stato sin troppo chiaro facendo capire che senza lo stadio potrebbe tornarsene a Boston. Il direttore generale Mauro Baldissoni, intanto, oggi è stato in Campidoglio per fare il punto con la sindaca di Roma: “Abbiamo ritenuto ovviamente necessario fare un punto con l’amministrazione e la sindaca per valutare quello che è successo negli ultimi giorni e quali sono i passaggi procedurali a nostra disposizione per cercare di salvaguardare il progetto su cui abbiamo lavorato per tanti anni”.