Roma Capitale, sì, ma non delle imprese. La città perde infatti un’altra importante e prestigiosa presenza aziendale sul suo territorio. Ad abbandonare Roma è adesso, come annunciato già a ottobre, la casa di moda Gucci, che da marzo 2024 trasferirà la direzione artistica a Milano. Un cambiamento che, come sempre in questi casi, rischia di lasciare a piedi un po’ di gente: la notizia ha fatto appunto infuriare i lavoratori, oltre a sollevare il sopracciglio di Cgil e di Filctem Cgil di Roma e del Lazio che hanno sottolineato come le differenti condizioni offerte ai dipendenti impedirebbero “a molti di poter accettare il trasferimento, con la conseguenza di perdere il posto di lavoro”. Su 240, il trasferimento dalle sedi in via del Corso e in via del Banco di Santo Spirito, all’hub di via Mecenate a Milano, interesserebbe ben 153 tra lavoratori e lavoratrici.
Gucci, Exxon, Sky & C. Ormai da anni sono sempre più le imprese che lasciano Roma per traslocare al Nord
Ma il fuggi fuggi dalla Capitale pare ormai un fatto assodato: sono tante le realtà che negli ultimi anni hanno deciso di abbandonare la città eterna per spostarsi altrove, molto spesso proprio nel capoluogo lombardo – più attrattivo e più ‘europeo’. È il caso di Sky, per esempio, che nel 2017 ha chiuso la sede in via Salaria; di Esso, ramo italiano del gruppo Exxon Mobil, che da viale del Castello della Magliana ha trasferito gli uffici in Liguria, coinvolgendo con questa decisione 250 lavoratori; di Opel, che si è trasferita a Milano dalla storica sede romana di via Andrea Millevoi, nel sud della città; ma anche di Wind Tre che ha spostato gli uffici romani di Parco De Medici ancora una volta nel capoluogo lombardo, compromettendo così un centinaio di posti di lavoro. Ma di esempi se ne potrebbero fare molti altri: l’ex Pagine Gialle – Consodata, per esempio, Total Erg, Baxalta, Mylan e altre ancora…
Roma, insomma, non riesce a farsi locomotiva d’Italia e in un attimo ne diventa addirittura fanalino di coda, trasformandosi di anno in anno in una città sempre più povera dal punto di vista produttivo, lenta da quello burocratico, e sempre meno seducente per gli uomini d’affari che preferiscono traslocare e fare impresa altrove. La conseguenza? Incapacità di creare ricchezza e di aumentare la produttività, meno prestigio e possibilità di sviluppo – che per una Capitale dovrebbe essere una prerogativa – ma anche una diminuzione importante e gravissima di posti di lavoro. L’Esposizione Universale prevista per il 2030 avrebbe rappresentato di certo un volano per la città, ma ora la domanda è: il Pnrr e il Giubileo 2025, in questo quadro desolante, saranno in grado di rappresentare uno strumento per ribaltare questa tendenza?
La precisazione di WindTre: sede di Roma è operativa e rimarrà tale
Pubblichiamo la precisazione di WindTre:
In relazione all’articolo pubblicato ieri sul vostro quotidiano, WINDTRE precisa che le notizie relative al trasferimento di sede da Roma a Milano sono infondate. La sede di Parco de’ Medici di Roma è operativa e rimarrà tale.