Il centrodestra ligure vuole andare avanti. A qualunque costo e contro ogni evidenza. Nonostante un presidente di Regione, Giovanni Toti ai domiciliari dal 7 maggio scorso e metà delle maxi-opere pubbliche finite sotto inchiesta. Per non parlare delle infiltrazioni mafiose che, secondo la procura, avrebbero inquinato le ultime elezioni regionali.
Il potere l’hanno loro e loro lo vogliono conservare. Nonostante tutto. La dimostrazione è la bocciatura della mozione di sfiducia presentata ieri dalle opposizioni contro Giovanni Toti. Con 18 voti contrari e 11 favorevoli, il Consiglio regionale ha sancito che si debba andare avanti con l’attuale maggioranza.
La gioia del sostituto di Toti, Piana: “Arriveremo a fine legislatura”
Il primo a gioire di questa assurda situazione, il sostituto di Toti, il vicepresidente leghista Alessandro Piana: “Mi fa molto piacere che la maggioranza in maniera compatta abbia respinto al mittente questa mozione di sfiducia e lo ha fatto anche con degli interventi molto importanti che rappresentano un attestato di stima, oltre che al presidente, anche nei confronti del sottoscritto. Bene, andiamo avanti con più convinzione di prima”, ha commentato.
Poi, assicurando che la legislatura continuerà fino alla naturale scadenza, ha commentato: “Le opposizioni dicono da 9 anni che si rischia la paralisi, quindi non è certo il caso specifico che giustifica i loro mezzi. Al di là di alcuni interventi che sono stati nei modi un po’ sopra le righe, anche da parte della minoranza si è notato un certo imbarazzo nel giustificare una mozione di questo tipo”.
In realtà, negli ultimi nove anni il presidente di regione non era mai finito agli arresti, così come non era finito nel carcere di Marassi l’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e non era mai stato indagato il commissario straordinario alla stessa autorità. Inoltre, uno dei principali imprenditori liguri, Aldo Spinelli, non era mai stato indagato per corruzione… Insomma, ogni parallelismo con i passati nove anni appare assai stridente. Quando non proprio campato in aria. Ma non per il sostituto ad interim, il leghista Piana, che si ritrova sulla poltrona più alta.