Liguria, quasi fatta per Orlando ma resta il nodo Renzi

Manca solo l'ufficialità per la candidatura di Andrea Orlando in Liguria. Ma Pirondini avverte: "Passi avanti ma nessuna alleanza con Renzi".

Liguria, quasi fatta per Orlando ma resta il nodo Renzi

Lo stillicidio continua. È quello che alla fine dovrebbe portare all’ufficializzazione dell’ex ministro del Partito Democratico, Andrea Orlando, come candidato presidente della Liguria per il centrosinistra alle elezioni di ottobre prossimo.

Pirondini: “Passi avanti ma nessuna alleanza con Renzi”

Pd e Movimento Cinque Stelle, occupati in febbrili trattative, fanno trapelare che la fumata bianca sarebbe ormai a un passo. Ma quel passo stenta ad arrivare. Ieri alla domanda se sarà Andrea Orlando il candidato unitario, Luca Pirondini, candidato di bandiera del M5s alla Regione ha risposto: “Ci sono stati ulteriori confronti e qualche passo in avanti si è fatto. Possiamo arrivare alla fine del percorso, ma alcuni aspetti programmatici, essenziali per i 5s, devono ricevere maggiori rassicurazioni. Fino a quel momento la nostra candidatura resta in campo”.

“Noi non faremo alleanze con Renzi e il Pd ne è consapevole”, ha poi aggiunto. Rimarcando quel punto dolente che blocca l’accordo: l’eventuale imbarco di Matteo Renzi e la sua Italia Viva (o quel che ne rimarrà, dopo il congresso del partito previsto a metà settembre) nella coalizione di centrosinistra.

Per Nardella Orlando è la contropartita di Todde

Di quanto largo debba essere il campo largo ha parlato ieri l’europarlamentare Pd, Dario Nardella: “Ho molta fiducia, sono convinto che si farà”, ha esordito. Circa la Liguria ha aggiunto: “Sono convinto che questa dialettica si risolverà come già è successo in Umbria e in Emilia-Romagna”.

E ha ricordato che “in Sardegna Elly Schlein ha fatto un passo importante: ha deciso di appoggiare la candidata dei 5 Stelle Alessandra Todde. Giuseppe Conte saprà fare altrettanto per il candidato in Liguria”. Dimenticando di dire, però, che Renzi in Sardegna correva contro la Todde, così come Carlo Calenda, altro nome in predicato di entrare in coalizione…

Nardella ha poi concluso: “Credo che il riavvicinamento di Renzi al Pd sia stato un’inevitabile conseguenza del deludente risultato alle elezioni europee che dimostra che non c’è spazio per un Terzo polo. Dopodiché, se ci sarà spazio per una convergenza lo verificheremo lavorando sui temi che interessano gli iscritti e gli elettori. È già successo, che il campo largo si componesse sui temi, al di là delle schermaglie. Anche Carlo Calenda ci ha seguito”.

Schermaglie, appunto, che dimostrano come il tavolo sia ancora aperto, sebbene il nome di Orlando non sia più in discussione. Molto probabile che l’intesa sarà raggiunta con Italia Viva che correrà con una lista d’appoggio a Orlando, ma senza il suo nome nel simbolo del candidato.

Bucci attacca il centrosinistra e Orlando

Sull’altro fronte, sempre ieri, ha parlato il sindaco Marco Bucci, ultima colonna del sistema totiano ancora in piedi. Nella cui giunta rimane saldamente Italia Viva. “Sto dando il mio contributo, assieme agli altri, per arrivare a decidere: decideremo bene e vinceremo”, ha esordito Bucci parlando della scelta del candidato del centrodestra. Quanto al nome, non si sbilancia, ma nega di aver posto veti sulla deputata di Noi Moderati, Ilaria Cavo, come circolato nelle ultime ore. “Fa parte delle falsità che sono state scritte sul mio conto negli ultimi quattro mesi – dice – le sto raccogliendo tutte”.

Il sindaco voleva il suo vice Piciocchi

Non è un mistero, però, che Bucci e soprattutto la Lega preferirebbero l’attuale vicesindaco, Pietro Piciocchi. In ogni caso, riprende il primo cittadino, “penso assolutamente che vinceremo perché basta ascoltare la gente per strada: le persone non vogliono interrompere la diga, non vogliono interrompere lo Skymetro, la metropolitana, il tunnel e tutte le cose che abbiamo fatto”.

Per contro, sostiene, “dall’altra parte c’è un pezzo che vuole le opere, un pezzo che non le vuole, uno che ne vuole metà, un pezzo che confonde la Gronda con la A7: questa è gente che ha problemi di geografia e ha solo la capacità di fare strumentalizzazioni”.

Infine, pur non nominandolo direttamente, ha attaccato Orlando: “Qualcuno che pensa di essere il candidato dovrebbe sapere come stanno le cose e non parlare di ritardi della Diga, ad esempio, perché ho dimostrato già che non è vero, anzi che siamo in anticipo. Ma soprattutto non dovrebbe dire che attraverso il ‘modello Genova’ non abbiamo fatto le gare: questa è una cosa incredibile, si informino prima di parlare e vedranno che tutte le procedure sono state regolari e per tutte le opere sono stati chiesti i pareri degli enti interessati”.