Perché la segretaria personale di Giovanni Toti – nonché tesoriera del Comitato Toti Presidente – aveva 5mila euro in contanti, nascosti in una scatola a casa sua? È la domanda alla quale stanno cercando di dare una risposta gli inquirenti che indagano sullo scandalo Liguria. Il giorno del blitz che portò Toti ai domiciliari, i militari della GdF trovarono infatti quasi 5 mila euro in contanti a casa di Marcella Mirafiori.
Su quei soldi la Procura sta procedendo con accertamenti bancari per capirne la provenienza. Nel verbale di perquisizione (tra gli atti depositati in vista del processo immediato a carico di Toti, l’imprenditore Aldo Spinelli e l’ex presidente dell’Autorità portuale Paolo Emilio Signorini che inizierà il prossimo 5 novembre) si legge che i soldi sono stati trovati in una scatola “in pezzi da 20 e 50 euro pari a 4.840 euro”.
La segretaria: “Soldi per il Covid”
Mirafiori aveva spiegato sul momento di avere iniziato a prelevarli e a metterli da parte “dal periodo Covid nel caso in cui fossero serviti ai suoi genitori”. Ora però gli investigatori stanno incrociando i dati per capire se davvero siano stati prelevati di volta in volta dal conto personale.
S’indaga anche sui rimborsi allo staff di Toti
Tra gli approfondimenti della procura ci sono anche quelli relativi ai rimborsi allo staff di Toti, in particolare della sua ex portavoce Jessica Nicolini. Un mese dopo gli arresti, infatti, i pm Federico Manotti e Luca Monteverde hanno delegato le Fiamme Gialle di acquisire tutti i “mandati di pagamento emessi dalla Regione Liguria relativi ai rimborsi spese e i correlati documenti giustificativi presentati da Nicolini a far data dall’1 gennaio 2020 fino alla data di notifica del presente atto” nonché “le disposizioni che regolano i rimborsi spese da parte della Regione fruiti dalla Nicolini in virtù del suo inquadramento nello staff del presidente”.
Tale acquisizione, spiegano gli inquirenti nell’ordine di esibizione, serve “per la compiuta ricostruzione dei fatti per cui si indaga (la corruzione, ndr)” nonché “per individuare le modalità attraverso le quali venivano quantificati e operati i rimborsi spese nei confronti degli appartenenti allo staff”. Il materiale acquisito potrebbe anche, in futuro, essere trasmesso alla Corte dei conti per valutare un eventuale danno erariale.
Attesa per il tavolo dei big del centrosinistra
Intanto, sul fronte politico, è atteso entro metà settimana il vertice tra i big del centrosinistra che dovrebbe sciogliere il nodo sulla candidatura e sull’eventuale ingresso di Italia Viva nella coalizione. Un appuntamento scottante, anche a seguito dell’ultimatum del candidato in pectore Andrea Orlando.