Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è in prima linea sul progetto del liceo del Made in Italy: cosa prevede il disegno di legge depositato al Senato e quali saranno le materie che gli studenti potrebbero dover studiare?
Liceo del Made in Italy: cosa prevede il disegno di legge
Il progetto del cosiddetto “liceo del Made in Italy” è stato presentato dal premier Giorgia Meloni durante la sua partecipazione al Vinitaly di Verona. A questo proposito, parlando con gli studenti che frequentano istituti agrari, li ha lodati descrivendoli come “più lungimiranti” rispetto ai coetanei che hanno deciso di iscriversi al liceo. Per il presidente del Consiglio, gli istituti professionali offrono “più sbocchi”.
Annunciando la volontà di procedere alla creazione del liceo del Made in Italy, Meloni ha sottolineato che, in questo modo, il Governo ha intenzione di “valorizzare il legame che esiste tra la nostra cultura, i territori e la nostra identità”. Il disegno di legge, a firma dei parlamentari di Fratelli d’Italia, è già pronto ed è stato depositato in Senato. Cosa prevede nello specifico il ddl 497 con il quale FdI vorrebbe introdurre l’indirizzo scolastico?
Cos’è il liceo del Made in Italy e quali saranno le materie
Dopo Meloni, a parlare nel dettaglio del liceo del Made in Italy è stata Repubblica. In primo luogo, già a partire dal primo anno, pare che il nuovo indirizzo scolastico preveda lo studio dell’economia mentre sono state cancellate con un colpo di spugna materie come greco e latino. È considerato fondamentale, infatti, lo studio delle dinamiche del commercio internazionale e la difesa dei prodotti italiani. Tra le materie umanistiche sarebbero state confermate la letteratura italiana, la storia e la geografia, seppur in misura ridotta. È prevista, poi, la preparazione degli studenti in discipline come l’enogastronomia e la moda. Certo anche lo studio del diritto, dell’economia politica e dell’informatica.
Dal terzo anno, si studierà “Economia e gestione delle imprese del made in Italy” ossia una disciplina che consentirà agli allievi di esaminare i rapporti tra l’azienda e il suo business di riferimento, le coperture finanziarie e il marketing. In programma, anche “Modelli di business nella moda, nell’arte e nell’alimentare” e “Made in Italy e Mercati internazionali”. Sempre dal terzo anno, in programma ci sarà anche lo studio della Filosofia.
Il programma anno per anno
Il nuovo liceo consentirà agli studenti di proseguire gli studi nelle università di settore o negli Istituti Tecnici superiori. Il ddl 497, inoltre, prevede anche percorsi di alternanza scuola lavoro. La proposta verrà valutata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ma sarà cruciale anche l’intervento del ministero delle Imprese e del Made in Italy che mira a dare vita a “una rete di licei con sedi presso i distretti del Made in Italy”, coordinati dallo stesso dicastero e “adottati dagli imprenditori che rappresentano l’eccellenza del Made in Italy”.
Le linee guida complete del liceo del Made in Italy sono le seguenti:
- primo biennio: lingua e letteratura italiana, cultura straniera, storia dell’arte, matematica, informatica, scienze naturali, fisica, scienze motorie e sportive, storia e geografia, diritto ed economia politica, religione cattolica “o attività alternative”;
- secondo biennio e quinto anno: economia e gestione delle imprese del Made in Italy, modelli di business nelle industrie dei settori della moda, dell’arte e dell’alimentare.
Durante il primo biennio, per gli studenti sono prevista 891 ore di insegnamento, “corrispondenti a 27 ore medie settimanali”, mentre nel secondo biennio e nel quinto anno le ore saranno 1023, “corrispondenti a 31 ore medie settimanali”.
Infine, è stato precisato che lo scopo del liceo del Made in Italy sarà “guidare lo studente ad approfondire e sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la complessità e la specificità di alcuni settori strategici dell’economia del paese, cosiddetti settori del Made in Italy”. Il percorso formativo, invece, dovrà essere in grado di fornire agli allievi conoscenze sui “principi dell’economia manageriale; strumenti per la gestione complessiva di un’impresa; modelli di business, in particolar modo dei modelli di business delle aziende dei settori della moda, dell’arte e dall’alimentare; tecniche avanzate di marketing”.