“Qui alla nostra ambasciata a Berlino, per fare il punto poco prima dell’inizio dei lavori della conferenza. La Libia è un tema di sicurezza nazionale e come Italia siamo pronti ad ospitare la prossima riunione per implementare il processo politico e dare stabilità alla regione. Non è la guerra, non sono le armi la risposta al conflitto in corso. Deve prevalere il dialogo e l’Italia continuerà a ribadirlo in ogni sede”. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, prima dell’inizio della conferenza di Berlino sulla Libia. “Come Italia chiederemo che l’Ue parli con una sola voce – ha aggiunto -, chiederemo di fermare la vendita di armi, chiederemo di far rispettare le sanzioni previste dall’embargo delle Nazioni Unite. La risposta alla crisi libica non può essere un’altra guerra. Nel 2011 sono stati compiuti errori gravissimi. Li ricordiamo tutti. Il risultato di quell’intervento militare furono migliaia di vittime, nuovi flussi migratori e decine di nuove cellule terroristiche che oggi operano a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste. Non possiamo più ripetere quegli errori. La via – ha concluso il ministro degli Esteri – è quella del dialogo e della diplomazia e, in questa cornice, l’Unione Europea dovrà recitare un ruolo da protagonista”.
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