Dopo l’euforia immotivata su un possibile accordo per il cessate il fuoco in Libano tra Israele e Hezbollah, gli Usa di Joe Biden si sono ormai rassegnati all’escalation del conflitto. Secondo quanto riporta la Cnn, citando un funzionario americano che ha chiesto l’anonimato, gli Stati Uniti non stanno cercando attivamente di rilanciare l’accordo tra Tel Aviv e i miliziani libanesi del Partito di Dio. L’amministrazione Biden, sempre secondo la fonte, e ormai rassegnata al fatto che potrà solamente cercare di limitare le operazioni israeliane in Libano e contro l’Iran piuttosto che fermare le ostilità ed evitare guai peggiori.
L’incapacità degli Stati Uniti di fermare l’intensa campagna di bombardamenti e l’invasione via terra del Libano da parte di Israele, che ha ucciso oltre 1.400 persone in meno di tre settimane e ne ha sfollate oltre un milione, ha sollevato dubbi sul fatto che il governo di Benjamin Netanyahu stia ignorando le richieste dell’amministrazione Biden di maggiore moderazione come ha fatto a Gaza, lasciando di nuovo la Casa Bianca in una situazione complessa e frustrante.
I funzionari affermano che le preoccupazioni all’interno dell’amministrazione Biden sono elevate: Israele ha promesso sarebbe stata un’operazione limitata ma si teme che si possa trasformare anche il fronte libanese in un conflitto su larga scala e prolungato. Come per Gaza, i funzionari statunitensi affermano che Israele stava inizialmente pianificando un’incursione terrestre molto più grande in Libano prima che gli Stati Uniti lo convincessero a ridimensionarsi. Ma riconoscono anche ciò che hanno imparato nell’ultimo anno, ovvero che l’influenza degli Stati Uniti è limitata quando si tratta di operazioni militari israeliane.