Tutto nasce in una scuola di Messina, l’Istituto è l’Antonio Maria Jaci, che è un Istituto tecnico economico statale, in cui viene emessa una circolare, la numero 233, con l’invito a partecipare alla presentazione dell’ultimo libro di Giorgia Meloni per il 25 maggio. L’evento è organizzato insieme alla Fidapa Bpm Italy, una associazione internazionale per la valorizzazione delle donne. Nella circolare, però, c’è scritto anche dell’altro: “I docenti vigileranno sugli alunni in presenza, provvederanno a mantenere il collegamento all’incontro per tutta la sua durata; avranno cura di rilevare le presenze degli alunni, valide come Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e di riferirle successivamente ai tutor di competenza”. Firmato: la dirigente scolastica Maria Rosaria Sgrò.
Naturalmente i genitori e gli alunni protestano e non credono a quello che leggono. Pronta la smentita di Fratelli d’Italia: “In riferimento alle notizie apparse oggi su alcuni media si smentisce categoricamente la partecipazione del Presidente Giorgia Meloni alla presentazione del libro organizzata dall’Istituto Antonio Maria Jaci di Messina per il prossimo 25 maggio. Si precisa, inoltre, che il presidente Meloni non ha mai neanche ricevuto un invito a questa iniziativa e non avrebbe in ogni caso accettato, ritenendo da sempre che la presenza degli esponenti politici nelle scuole non possa essere in alcun modo imposta agli studenti”.
Insomma, la Meloni si chiama fuori affermando categoricamente di non saperne nulla. Ma resta un particolare da chiarire, che riguarda la responsabile scuola di Fdi, Ella Bucalo che ammette: “È una vicenda assurda, non ne so nulla. Sono stata contattata dalla scuola, ma non avevo alcun accordo definitivo per partecipare alla lezione online”. E poi ancora: “Ho chiesto di smentire, con me c’era stato solo il contatto per pensare a un incontro, nulla di definito, tra l’altro, la vicepreside che ho contattato questa mattina, mi ha assicurato che si tratta di una iniziativa extra-curriculare, senza obbligo di frequenza e senza crediti”.
E qui le cose non tornano perché la Bucalo ammette effettivamente di essere stata contattata e poi smentisce quanto riportato esplicitamente sulla circolare sui crediti. Eppure la scuola sarebbe arrivata addirittura ad emettere una circolare pur non essendo sicura che l’ospite – “politica e scrittrice” – partecipasse. La scuola ha poi annunciato che l’incontro è stato annullato.
In ogni caso è una vicenda poco chiara che fa riflettere. Desta meraviglia e sconcerto che una dirigente scolastica – quindi una dipendente pubblica – prenda simili iniziative che denotano anche una ingenuità disarmante non potendo non prevedere quello che sarebbe accaduto. E sarebbe anche interessante capire il ruolo di questa “misteriosa” Fidapa. Chissà come l’avrebbe presa matematico e inventore messinese particolarmente attento all’etica, al punto da concludere la sua vita in povertà e a cui la scuola è intitolata.