Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha ribadito che l’eutanasia è un’urgenza sociale e, presentando quattordici petizioni al Parlamento, ha annunciato di essere pronto a rivolgersi ai tribunali nel caso in cui il Governo Meloni non dovesse dare risposte alle richieste del gruppo.
L’eutanasia è un’urgenza sociale: Cappato è pronto a rivolgersi ai tribunali se la politica non darà risposte
“Governo Meloni lontano dai nostri temi? Se la politica ufficiale non offrirà risposte, noi le cercheremo nel Paese e nelle aule dei Tribunali, continuando la nostra disobbedienza civile”. A dirlo è stato Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, in occasione di un evento organizzato a Palazzo Giustiniani in Senato.
A nome dell’associazione, che opera da due decenni, Cappato ha presentato un pacchetto di quattordici petizioni al Parlamento. “Sicuramente questa maggioranza potrebbe essere capace di voler fare passi indietro, ma è responsabilità anche di chi, in passato, non è riuscito a fare passi avanti”, ha affermato.
La segretaria dell’associazione, Filomena Gallo, poi, ha aggiunto: “Sicuramente ci troviamo di fronte un governo diverso, ostile su diversi temi, ma noi andiamo avanti, perché l’obiettivo resta rispettare la volontà delle persone”.
Le battaglie dell’Associazione Luca Coscioni
Tra le petizioni presentate, figurano quelle relative alle norme sul fine vita come la legalizzazione dell’eutanasia e la piena applicazione della legge sul biotestamento; alle norme sulla procreazione medicalmente assistita, inclusi l’accesso alle tecniche di PMA anche ai single e alle coppie dello stesso genere, la normativa per la gravidanza solidale o il rimborso per le donatrici di gameti; le norme sulla cannabis terapeutica; alle malattie rare per approvare terapia e farmaci anche con cellule staminali; alla disabilità; alla riforma del sistema sanitario e alla democrazia digitale.
A Palazzo Giustiniani in Senato, Cappato ha anche dichiarato: “Sappiamo che spesso sono state ignorate, ma è uno strumento che la Costituzione prevede, chiediamo ci siano risposte serie da parte delle istituzioni. Ma non resteremo a guardare”.
All’evento, al quale hanno partecipato anche i famigliari di Luca Coscioni, sono stati ricordati gli obiettivi e le tappe raggiunte o ancora da raggiungere nell’ambito dei diritti e della libertà. Sono stati citati, in particolare, il diritto di accedere al suicidio assistito in Italia, nel rispetto dei requisiti previsti dalle sentenze della Corte costituzionale; la legge sul testamento biologico; i tre referendum promossi; la cancellazione dei divieti imposti sulla fecondazione assistita dalla Legge 40; e le due proposte di legge di iniziativa popolare su eutanasia e cannabis.