Si accende lo scontro in Parlamento sul disegno di legge contro l’omotransfobia firmato dal deputato Alessandro Zan. Con una decisione che era nell’aria, il ddl al Senato sarà esaminato insieme al testo presentato dalla senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli. E sottoscritto da tutto il centrodestra, compreso Fratelli d’Italia.
La Lega prepara le sabbie mobili per fermare il Ddl Zan
La decisione è stata presa dal presidente della commissione Giustizia del Senato, il leghista Andrea Ostellari, e sta suscitando forti proteste da parte doi M5s e Pd che chiedevano l’esame disgiunto per evitare ulteriori modifiche al testo e quindi la terza lettura alla Camera che comporterà un ulteriore allungamento dei tempi per l’approvazione. A spiegare quanto accaduto è la senatrice grillina Alessandra Maiorino secondo cui “si tratta di due testi completamente diversi. Quello delle destre prevede aggravanti generiche mescolando cose che non c’entrano niente e alleggerendo le pene” e ciò significa che “la commissione è ancora una volta presa in ostaggio”.
Dello stesso avviso la senatrice dem Monica Cirinnà secondo cui “la decisione del presidente-relatore Ostellari di imporre alla commissione, impedendoci di votare sull’ordine dei lavori, l’abbinamento al ddl Zan del testo presentato dal centrodestra è l’ennesima forzatura istituzionale. Ogni scusa è buona per ritardare in modo strumentale la discussione e l’approvazione di una buona legge contro l’omolesbobitransfobia”.