Tartassati. Con punte che non consentirebbero a nessuno di fare impresa, come accade a Reggio Calabria, città in testa alla classifica dei Comuni con la fiscalità più insopportabile d’Italia. Una classifica che vede seguire a stretto giro altri grandi centri: Bologna, Napoli e Roma. I conti del Rapporto 2015 dell’Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola impresa vedono però per la prima volta cambiare il trend. Il totale delle tasse che le piccole imprese si stima pagheranno quest’anno è infatti in discesa dell’1,7%.
EFFETTO IRAP
Quello che tecnicamente si definisce Total Tax Rate (cioé il peso complessivo del Fisco) dovrebbe passare dunque dal 63,9% del 2014 al 62,2%. Esattamente 3 punti più del 2011, l’anno zero del federalismo fiscale. Il calo del 2015 va interamente intestato all’abolizione della componente lavoro dell’Irap.
Un beneficio che poteva essere ben più corposo, se non fosse stato dimezzato dal maggior prelievo dell’Irpef e dei contributi previdenziali degli imprenditori. Il taglio dell’Irap si è trasformato in reddito d’impresa, quindi immediatamente soggetto all’Irpef. Si sta andando comunque nella giusta direzione, come ha spiegato il presidente della Cna, Daniele Vaccarino, prensentando ieri i dati dell’Osservatorio. La riduzione fiscale possibile nel 2015 aspetta però conferme dalle decisioni che prenderanno i Comuni nei prossimi mesi. Se i sindaci decidessero di compensare i tagli, già stabiliti, dei trasferimenti dello Stato centrale, rimettendo mano ai tributi locali, potrebbero attenuare fino a farlo scomparire il beneficio fiscale indotto dal taglio dell’Irap.
REGGIO CALABRIA KO
Andando a guardare le 113 città italiane studiate dalla Cna, le sorprese non mancano. La chiave delle forti differenze sta nell’elevata variabilità dei valori catastali degli immobili di impresa, su cui vengono calcolate Imu e Tasi, e dalle forti differenze della tassazione sui rifiuti solidi urbani (la Tari). A Reggio Calabria, così, il Total Tax Rate tocca il 74,9%, che significa -1,1 rispetto al 2014 ma +12,5% sul 2011. Bologna conferma la seconda posizione con il 72,9%, terza è Napoli (71,9%) e quarta Roma (che l’anno scorso deteneva il primato e in 12 mesi ha ridotto il peso fiscale del 2,5%) con il 71,7%. All’opposto, i Comuni meno onerosi, si fa per dire, sono Cuneo (dove il Total Tax Rate si ferma al 54,5%), Gorizia (55,2%), Sondrio e Belluno (55,3%).