Gli agricoltori di mezza Europa si stanno ribellando, compresi quelli italiani. Secondo me, hanno ragione su tutta la linea.
Eliana Berselli
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Gentile lettrice, ma certo che hanno ragione. L’inquinamento è un problema reale, ma le risposte dei politici europei sono surreali. Sembra che tutte le colpe siano dei contadini, ma nessuno dice una parola per esempio sui voli aerei. All’aeroporto di Heathrow a Londra decolla o atterra un aereo ogni 30 secondi, giorno e notte, tutto l’anno. Un solo aereo in un’ora di volo sicuramente inquina più di mille vacche in un anno. Però la colpa è degli agricoltori. È una follia. Sono felice di aver conosciuto un mondo diverso. Da bambino mio padre una volta l’anno mi portava a “comprare l’olio”. Visitavamo diversi contadini, che versavano qualche goccia del loro olio su un piatto e ce lo facevano assaggiare con la mollica del pane. Oggi quegli agricoltori sono trattati come criminali. Se fosse per me, tutta la cricca Ue, da Ursula von der Leyen in giù, sarebbe in manicomio. Idem i capi di governo. Guardi Scholz: toglie 440 milioni di sussidi al diesel per i contadini tedeschi e nello stesso giorno dona 7 miliardi all’Ucraina, dopo aver annunciato un budget di 100 miliardi per le armi. Sono casi psichiatrici, non trovo altra spiegazione. Questa è gente che con le sanzioni a Mosca ha provocato aumenti esorbitanti nei prezzi di energia e fertilizzanti. È gente che fa la guerra alla Russia, che era la miniera d’oro degli europei, il nostro grande investimento strategico sul futuro. Che vuole che le dica: siamo in un continente di pazzi avviato all’autodistruzione.
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