Se oggi non hai un pierre e un ufficio stampa che lavora per te non sei nessuno, devono aver pensato i dirigenti della Asl 4 di Roma. Se poi il nome di chi ti cura le pubbliche relazioni, l’immagine e i rapporti con gli stakeholder è pure “di grido” meglio ancora. Perché certo tutto si può dire, ma non che la società di comunicazione scelta dall’azienda sanitaria, che comprende 28 comuni del litorale a nord della Capitale, sia di quelli che passano inosservati. Si tratta della View Point Strategy, di cui è amministratore unico e socia all’80% Francesca Immacolata Chaouqui (mentre il restante 20% è del marito, il tecnico informatico Corrado Lanino).
DA SAN SOSTI ALLA SANTA SEDE. Alla pr calabrese, arrivata a Roma da San Sosti, in provincia di Cosenza, nota fra gli “addetti ai lavori”, o meglio nei salotti romani che contano, per aver fatto parte nel 2013 della commissione Cosea voluta da Papa Bergoglio per portare trasparenza nelle finanze d’Oltretevere, e ancor più per aver soggiornato nel 2015 nelle galere vaticane a seguito dello scandalo Vatileaks 2 con l’accusa di aver divulgato documenti riservati della Santa Sede (pena a 10 mesi poi sospesa, inflitta non per la diffusione di documenti privati ma per il mancato rispetto dell’impegno di “fedeltà” all’incarico) è stata infatti assegnata una consulenza esterna per un anno da 38mila euro più Iva.
Per questa cifra Chaouqui dovrà gestire il servizio di “informazione, comunicazione e marketing” ma anche occuparsi di “supporto per le pubblicazioni scientifiche (anche mediante convegni, riunioni pubbliche e in-house)”, di “contenuti multimediali” e di “pillole di salute”. La prima cosa di cui però, probabilmente, la nota pr dovrà occuparsi sarà “comunicare” adeguatamente la risposta dell’azienda sanitaria romana alle interrogazioni dei gruppi Movimento 5 Stelle e Lega in Regione Lazio per una partita di 12.400 mascherine comprate da un imprenditore cinese ad un prezzo ritenuto eccessivo rispetto agli standard indicati dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri.
FRANCESCA A MAGLIE STRETTE. Imprenditore che, per inciso, gestisce anche un ristorante a Civitavecchia, comune che ricade sotto la competenza territoriale della Asl in questione. Del resto la società della Chaouqui è stata scelta attraverso una “trattativa diretta” con una delibera firmata dal direttore generale della Asl, Giuseppe Quintavalle, proprio “grazie all’expertise acquisita in contesti prestigiosi” e in quanto “svolge un importante ruolo di player nella consulenza strategica e nell’assistenza ad aziende, istituzioni pubbliche e private, associazioni di categoria e grandi manager”.
Evidentemente per “contesti prestigiosi” e grandi manager sono da annoverarsi l’opinionista Maria Giovanna Maglie, la cui striscia web #AMaglieStrette, trasmessa sul suo canale YouTube e attraverso i social network, è prodotta proprio dalla View Point Strategy con la preziosa consulenza dello spin doctor di Matteo Salvini, l’ideatore della “Bestia”, Luca Morisi. O forse Cesare Rascel, frequentatore delle feste di Maria Giovanna, che è riuscito a far trasmettere su Rai Uno, all’epoca diretta da Teresa De Santis (grande amica della pr calabrese) la serata-premio in onore di suo padre Renato, il comico scomparso. Un evento “prestigioso” la cui comunicazione – ça va sans dire – è stata curata dalla società della “papessa” Francesca, le cui risorse, come le vie del Signore, sono infinite.