Altro terremoto giudiziario in Calabria. E sempre per questioni legate alla ‘ndrangheta. Questa mattina, infatti, esponenti politici, imprenditori e amministratori pubblici della Regione Calabria, nonché appunto due soggetti contigui alla cosca Mancuso di Limbadi (Vibo Valentia) sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per minaccia ed estorsione aggravata dal metodo mafioso, corruzione, peculato e abuso d’ufficio.
In tutto, insomma, sono nove le persone raggiunte dall’ordine di arresto. Sarebbe coinvolto anche il consigliere regionale di Forza Italia Nazzareno Salerno, ex assessore con la giunta guidata da Giuseppe Scopelliti. Le indagini hanno documentato l’ingerenza mafiosa della potente cosca ‘ndranghetista dei Mancuso nella gestione dei fondi della Comunità europea diretti al sostegno economico di nuclei familiari in difficoltà. In corso di esecuzione anche un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2 milioni di euro.
In particolare, l’attività ha accertato l’esistenza di un comitato d’affari che distraeva i finanziamenti comunitari vincolati al progetto regionale “Credito sociale” indirizzandoli su conti correnti di società private, anche all’estero. Il provvedimento è stato eseguito dal Ros unitamente al Comando provinciale carabinieri di Catanzaro e a quello della Guardia di finanza di Vibo Valentia, ed è stato emesso su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri.
Nazzareno Salerno, l’ex assessore della Regione Calabria, oggi consigliere regionale, arrestato stamane su ordine della Dda di Catanzaro, avrebbe chiesto appoggio elettorale ai clan della ‘ndrangheta Vallelunga di Serra San Bruno (Vv) e Lo Bianco di Vibo Valentia. Per questo è indagato anche per voto di scambio insieme con Andrea Mantella, esponente di spicco del clan Lo Bianco e collaboratore di giustizia dal maggio 2016. Salerno, attraverso il defunto boss Damiano Vallelunga (ucciso a Riace nel settembre 2009), avrebbe chiesto voti a Mantella in occasione delle elezioni regionali del marzo 2010 che l’hanno visto eletto consigliere regionale per poi diventare assessore regionale al Lavoro.