Per uno gli attacchi di Israele a Rafah non sono più giustificabili, per l’altro è Hamas che fa cadere Tel Aviv in una trappola mediatica. A poche ore dall’ultima operazione israeliana a Rafah, con la morte di almeno 40 persone all’interno di un’area umanitaria, le posizioni nel governo italiano sembrano essere ben diverse.
Da una parte c’è il ministro della Difesa, Guido Crosetto, secondo cui “siamo di fronte a una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso senza tener conto delle drammatiche difficoltà e dei diritti di uomini, donne e bambini innocenti che nulla hanno a che fare con Hamas. Questa cosa non è più giustificabile”. Dall’altra, invece, c’è il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ritiene che Hamas stia “usando Rafah per creare ulteriore problemi, attirando Israele dentro una trappola mediatica”.
Cosa dice Crosetto su Gaza e Israele
Crosetto parla a SkyTg24 Live In di una zona “già sull’orlo di un abisso”, “non solo per quella zona specifica, che sia Rafah o Gaza, ma per tutto il Medio Oriente”. Per il ministro della Difesa, “c’è una situazione sempre più difficile nella quale il popolo palestinese viene compresso”. Crosetto non risparmia una critica al governo israeliano: “Ho l’impressione che con questa scelta Israele stia seminando, stia radicando un odio che coinvolgerà i suoi figli e i suoi nipoti. Avremmo preferito una scelta diversa, pur comprendendo e condividendo le ragioni della reazione all’attacco vergognoso di Hamas. Ma Hamas è una cosa e il popolo palestinese un’altra, Israele avrebbe dovuto discernere e fare una scelta più coraggiosa dal punto di vista democratico del diritto internazionale”.
Cosa dice Tajani su Rafah e Hamas
Diverso, invece, il punto di vista di Tajani, che ha parlato della situazione in Medio Oriente al suo arrivo al Consiglio Esteri: “Noi siamo contrari all’attacco a Rafah. Certamente la decisione di Hamas di lanciare missili da Rafah contro Israele è un modo per cercare di accelerare i tempi di un attacco a Rafah. Evidentemente Hamas sta usando Rafah per creare ulteriori problemi, cioè cerca di attirare Israele in una sorta di trappola mediatica. Ma a pagare il prezzo di tutto ciò sarà il popolo palestinese. A dimostrazione, ancora una volta, che Hamas non sta dalla parte del popolo palestinese, ma usa il popolo palestinese come strumento per i suoi disegni politici che noi non condividiamo”. Insomma, la colpa sarebbe di Hamas, anche se Israele attacca un’area umanitaria. Posizione ben diversa da quella di Crosetto, quindi.