Il Movimento Cinque Stelle riparte dall’usato sicuro. Segno che le battaglie pagano e, soprattutto, che sono quelle “giuste”. Dopo due votazioni sulla tanto criticata piattaforma Rousseau, si è arrivati alla scrematura definitiva: i candidati in lizza erano 200, in 9 sono stati esclusi successivamente alla prima votazione a seguito delle verifiche formali sul rispetto del regolamento e sulle informazioni dichiarate nel profilo su Open Candidature. Alla fine, dunque, sono rimasti in pista in 76.
“Il Capo Politico nei prossimi giorni – si legge sul blog delle stelle – proporrà i 5 capolista che verranno sottoposti al voto degli iscritti (il terzo turno) per la conferma. In caso di parere favorevole degli iscritti, il capolista della circoscrizione sarà il nome proposto dal Capo Politicole liste definitive dei candidati verrà diffusa”. La lista definitiva dei candidati M5s, dunque, sarà composta solo dopo il terzo turno di voto, garantendo la rappresentanza di genere e regionale.
Ma il dato che più di ogni altro stupisce è che i primi primi delle liste sono quasi tutti uscenti: la circoscrizione Nord Ovest è guidata dall’eurodeputata uscente Eleonora Evi, che ha preso 2.475 voti, per il Nord Est Viviana Dal Cin con 909 voti, prima tra i non eletti nella sua circoscrizione alle Politiche, per il Centro l’attuale vicepresidente del Parlamento Ue Fabio Massimo Castaldo, recordman delle preferenze con 4.191 voti, per il Sud l’eurodeputata uscente Laura Ferrara (2.975 voti), per le Isole Ignazio Corrao (nella foto), primo capogruppo del M5s a Strasburgo in questa legislatura che ha preso 2.839 voti.
Tra i candidati in pole nelle liste, nel Nord Ovest spicca la piemontese – eurodeputata uscente e tesoriere del M5S Europa – Tiziana Beghin. Ottimo il risultato anche di Marco Zullo, europarlamentare M5S in questa legislatura, terzo nella circoscrizione Nord Est. E, ancora, due eurodeputati uscenti figurano al secondo e terzo posto della lista per il Meridione: sono, rispettivamente, Piernicola Pedicini e Isabella Adinolfi. Un risultato, questo, che nel suo complesso non può che avere una lettura: la linea politica seguita dal Movimento in Europa vince e convince. Le battaglie sono gradite agli attivisti che, di fatto, hanno deciso di riconfermare chi in questi cinque anni si è speso sui fondi europei, sulla necessità di cambiare l’impostazione politico-economica dell’Unione, sulla lotta alla mafia e la promozione del Made In Italy.
Ovviamente, però, non mancano curiose new entry. A cominciare dal sindaco uscente di Livorno, Filippo Nogarin, che ha raccolto 2.821 preferenze, classificandosi nella circoscrizione Centro al secondo posto, alle spalle solo del vicepresidente Castaldo. Nella circoscrizione Isole, invece, dopo Corrao correrà per il M5S l’ex Iena Dino Giarrusso, seguito a sua volta dalla siracusana Flavia Di Pietro, avvocata ed collaboratrice del gruppo M5S all’Ars. Quel che pare, infatti, è che oltre agli uscenti ad essere premiati dagli attivisti sono anche tanti che si sono impegnati nella politica locale.
Nel Nord Est, ad esempio, al secondo posto c’è l’ex capogruppo M5S al Consiglio comunale a Reggio Emilia Alessandra Guatteri. Al quarto posto e quinto posto altri due consiglieri comunali uscenti: Elena Mazzoni, di Reggiolo e il ferrarese Claudio Fochi. Tra i primi posti nel Centro Silvia Noferi, fiorentina e unica pentastellata rimasta in Consiglio a Palazzo Vecchio. Al Sud, invece, alle spalle degli uscenti, di Giarrusso e della Di Pietro c’è anche Matilde Montaudo, candidata come vicesindaco a Catania, seguita dall’unico sardo che dovrebbe essere in lista, Daniele Forcillo. Ora la palla passa a Di Maio che dovrà indicare i capolista. Prima che sia ancora Rousseau a pronunciarsi.