Il sondaggio di Stroppa su Piantedosi: il quesito social del referente di Musk boccia il ministro dell’Interno e fa un assist a Salvini

Andrea Stroppa, referente di Musk in Italia, lancia un sondaggio sull'operato di Piantedosi e il ministro dell'Interno viene bocciato.

Il sondaggio di Stroppa su Piantedosi: il quesito social del referente di Musk boccia il ministro dell’Interno e fa un assist a Salvini

Dal punto di vista statistico si tratta di un sondaggio senza alcun valore. Ma da un punto di vista politico il messaggio sembra suonare quasi come un avvertimento. Un avviso di sfratto, magari, per fare pressione sul ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. E, perché no, magari per spingere verso il ritorno al Viminale di Matteo Salvini, tanto agognato dallo stesso vicepresidente del Consiglio leghista.

Andrea Stroppa, referente di Elon Musk in Italia, ha lanciato proprio su X (social il cui proprietario è Musk) un sondaggio sull’operato di Piantedosi da quando è ministro. Ripetiamo, un sondaggio che non ha alcun valore statistico essendo rivolto soprattutto agli utenti che seguono Stroppa, quindi non a un campione statistico. Eppure l’esito non lascia dubbi: il 67% di chi ha votato si sente meno sicuro da quando Piantedosi è ministro.

Il sondaggio di Stroppa e la stroncatura di Piantedosi

Il sondaggio si è chiuso oggi pomeriggio e a dare il risultato è lo stesso Stroppa: “Preoccupante. Risultato finale su sondaggio operato del Ministro degli interni Piantedosi: 67% si sente meno sicuro da quando è ministro”. Sondaggio che era stato aperto il giorno prima.

Stroppa chiedeva ai suoi follower: “Il ministro degli Interni Piantedosi è a metà del suo mandato. Quesito, da quando è ministro Piantedosi mi sento per me e i miei cari”. Le risposte erano “più sicuro” o “meno sicuro”. A prevalere, con il 66,8% dei voti, è stata la risposta “meno sicuro”. Il 33,2% del totale di 1.129 votanti ha risposto “più sicuro”. Il giudizio è netto, anche se ha poco valore. Mentre più valore sembra avere la volontà di Stroppa di mettere in discussione l’operato di un ministro. Con un altro, come Salvini, che probabilmente sarà alla finestra, soddisfatto, a guardare e a sperare di poter tornare al Viminale.