“L’emergenza Covid-19 ha determinato l’introduzione di norme non perfettamente in linea con il Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro del 2008, che, in qualche caso, hanno avuto l’effetto di generare incertezza e confusione tra gli addetti ai lavori e disparità di trattamento. Il dato è emerso in commissione Lavoro del Senato nel corso dell’audizione del magistrato Bruno Giordano e a mio avviso deve indurre a una riflessione”. E’ quanto afferma il senatore del MoVimento 5 Stelle, Iunio Valerio Romano.
“Gli infortuni sul lavoro – ha aggiunto l’esponente pentastellato – non rappresentano solo un costo umano ma anche socio-economico, che vale il 2,6% del Pil nazionale. E proprio alla luce dell’impatto socio-economico indotto dal fenomeno, ritengo necessario intervenire sul piano legislativo, anche in ragione del fatto che il testo unico sulla sicurezza, entrato in vigore 12 anni fa, risulta in alcune sue parti ancora incompiuto per via della mancata adozione di numerosi decreti attuativi”.
Per Romano “serve un’efficace attività di prevenzione, più controlli e reale condivisione delle banche dati, affinché l’azione degli organi competenti sia coerente con l’attuale realtà produttiva e lavorativa”. “Servirebbe – continua il componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama – almeno triplicare il numero degli ispettori tecnici, pari a circa 2.500 unità nelle Asl e a poco più di 200 nell’Ispettorato del lavoro. Per le nuove assunzioni di nuovo personale si potrebbe attingere ai fondi stanziati per la Protezione civile o impiegare i laureati percettori del reddito di cittadinanza”.
“È necessario, peraltro – sottolinea l’esponente del MoVimento 5 Stelle -, garantire che le somme ricavate dall’applicazione delle sanzioni siano realmente destinate dalle Regioni alle attività di prevenzione, come previsto peraltro dalla legge”. “Auspico, infine – conclude Romano -, che in Senato sia presto costituita la commissione monocamerale d’inchiesta sullo sfruttamento e la sicurezza del lavoro, per fare piena luce sulle molte criticità che ancora si registrano in questo delicato ambito della vita sociale”.