Laura Boldrini è tornata a parlare della sua malattia ieri a Piazzapulita da Corrado Formigli. “Ho scoperto per caso il tumore: è stata come un’onda anomala che mi ha travolto”, ha detto l’esponente del Partito Democratico.
Piazzapulita, il video di Laura Boldrini che racconta la sua malattia
Boldrini ha rivelato che ha ricevuto una diagnosi di tumore osseo al femore, ovvero un sarcoma raro. Sto meglio, ma il percorso sarà lungo. È stata come un’onda anomala che porta via molte certezze. Tutte le priorità cambiano. Ho scoperto questo tumore per caso, ringrazio un’amica che mi ha “forzato” a fare una visita. L’esperienza mi ha toccato profondamente: la salute è un bene comune ed è prioritario investire su questo”.
Cos’è l’osteosarcoma, la malattia di Boldrini
Il tumore osseo al femore, o osteosarcoma, è il tumore più comune fra quelli primitivi delle ossa. Ha origine da precursori degli osteoblasti, alcune delle cellule di cui è composto un osso, bloccati nel processo di differenziamento verso la cellula matura in una forma immatura e cancerosa.
A uno sguardo superficiale le ossa possono sembrare tessuti “morti” per via della loro durezza e del fatto che non cambiano forma una volta raggiunta l’età adulta. Le ossa sono in realtà costituite da cellule vive e attive che contribuiscono a mantenerne forma e forza. In Italia si registrano ogni anno circa 700 nuovi casi di tumori maligni primitivi dell’osso e il 20-25 per cento è rappresentato da osteosarcomi (110-125 casi all’anno). L’osteosarcoma può colpire a qualunque età, ma è più frequente tra gli adolescenti e i giovani adulti e non ci sono grandi differenze nell’incidenza annuale tra maschi e femmine.
I principali trattamenti per l’osteosarcoma sono la chirurgia e la chemioterapia, spesso utilizzate in combinazione. Sono allo studio nuove terapie per combattere l’osteosarcoma, come le terapie immunomodulanti che spingono il sistema immunitario del paziente ad attaccare e distruggere il tumore. Risultati positivi sono stati ottenuti dall’utilizzo del farmaco mifamurtide, che agisce come stimolatore della risposta immunitaria, mentre studi recenti con anticorpi che tendono a riattivare la risposta mediata dalle cellule T hanno dato risultati deludenti. A causa della complessità genetica dell’osteosarcoma, che provoca la presenza di alterazioni molecolari multiple, le terapie mirate a specifici bersagli hanno trovato finora scarsa applicabilità. Pertanto la terapia dell’osteosarcoma è ancora legata prevalentemente all’uso di farmaci chemioterapici convenzionali.