Discarica di rifiuti tossici in una cava dismessa in provincia di Latina. Un business che ruotava tutto intorno all’interramento di rifiuti tossici con decine di camion che arrivavano a gettare sostanze pericolose nei terreni. La scoperta della Polizia ha portato a oltre venti arresti con le accuse, a vario titolo, di associazione dedita al traffico di rifiuti pericolosi. Provvedimenti emessi su richiesta della Dda. A condurre le indagini sono stati i poliziotti del Servizio centrale operativo (Sco), della squadra mobile di Latina e della Polizia stradale di Aprilia.
Agli indagati sono stati sequestrati anche alcuni beni. Sequestrate società, quote societarie, fabbricati ad uso civile ed industriale e terreni per svariati milioni di euro. Secondo le indagini al centro della filiera illecita vi erano un 53enne romano e il figlio 22enne. Molti degli indagati sono imprenditori operanti nel settore del recupero e dello smaltimento dei rifiuti.