“Se le notizie domani saranno confermate, l’idea che in un momento in cui aumentano le povertà si taglia il reddito di cittadinanza a noi sembra una follia”. È quanto ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, alla vigilia dell’incontro di domani a Palazzo Chigi, tra governo e sindacati.
Per il segretario della Cgil Landini in un momento in cui aumentano le povertà tagliare il Reddito di cittadinanza una follia
“Oggi – aggiunge Landini – è il momento di investire sul lavoro, sulla solidarietà e soprattutto di andare a prendere i soldi dove sono, dove sono stati fatti i profitti, dove c’è l’evasione fiscale e non continuare a pensare che i lavoratori dipendenti e i pensionati sono i bancomat e pagano anche per quelli che evadono le tasse e che non pagano”.
Domani a Palazzo Chigi i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl incontreranno il premier Meloni
I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl (Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e Paolo Capone) sono stati convocati dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per domani alle 19 nella sala verde di Palazzo Chigi. Al centro del confronto “i provvedimenti relativi al cuneo fiscale, al reddito di inclusione e alle misure di avviamento al lavoro che andranno il giorno dopo, 1 maggio, in Consiglio dei ministri”, recita la convocazione ufficiale. L’impianto del provvedimento dovrebbe basarsi su un decreto composto da oltre quaranta articoli con l’obiettivo di riscrivere le regole del mondo del lavoro.
“Penso che sarebbe utile se il governo non pensasse al lavoro solo il 1 maggio, ma tutti i giorni, visto che finora non lo ha fatto. I provvedimenti fatti in questi mesi per noi vanno nella direzione sbagliata”, aveva premesso Landini nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto di San Giovanni. “Ci sono tre temi – aveva aggiunto -: in Italia ci sono dei salari tra i più bassi in Europa, il fisco con il lavoro dipendente che paga di più della rendita immobiliare, la fuga dei giovani perché qui non ci sono condizioni accettabili. Io ancora devo trovarlo, giustamente, un giovane che mi dica che lui nel suo futuro vuole fare il precario. Non penso poi che la povertà si risolva ridicendo o cancellando il reddito di cittadinanza. Il metodo che il governo ha messo in campo non e’ accettabile”, aveva concluso il segretario generale della Cgil.
“Vediamo un susseguirsi di bozze, che a volte smentiscono in maniera evidente i contenuti delle precedenti. Mi pare che la discussione vada avanti con cambiamenti repentini”, aveva detto, invece, il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, sempre in occasione della conferenza sul concerto di San Giovanni. Per il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri, “è bene che il governo parli di lavoro, mi spiace che per 6 mesi se ne sia dimenticato: ho sentito perfino qualche esponente del governo sbeffeggiare i giovani che il primo maggio saranno in piazza a festeggiare mentre loro lavorano, mi verrebbe da dire che con le loro retribuzioni è legittimo essere impegnati sempre”.
Bombardieri: “Se i giovani non hanno un posto di lavoro stabile è complicato possano pensare al futuro”
“In base alle bozze che vediamo – sempre secondo Bombardieri – solleviamo due temi: i salari e la perdita del potere d’acquisto e poi la precarietà, se i giovani non hanno un posto di lavoro stabile è complicato possano pensare al futuro”.