Fa bene La Notizia a criticare la manifestazione di Piazza del Popolo, ma vorrei ricordare che c’è stata anche una contromanifestazione a piazza Barberini organizzata da Potere al popolo e Rifondazione comunista.
Ivano Renai
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Caro lettore, è vero, la contromanifestazione è stata importante e lì si sono dette cose sensate. Mi è piaciuto molto il discorso di Pino Cabras, ex 5Stelle, ora vicino a Democrazia Sovrana Popolare di Marco Rizzo. Ne riporto alcuni stralci: “Quelli di piazza del Popolo è inutile che imbellettino i discorsi con riferimenti alla pace e con bandiere arcobaleno, perché lì c’è chi è complice del riarmo europeo. Ci definiranno putiniani, ma loro sono ursuluniani, serrapiattisti, serrafondai, nopax. Ed è una vergogna che l’Anpi si associ ai fabbricanti d’armi. È un punto di non ritorno e somiglia a quelle operazioni con cui si suicidarono i partiti socialisti in Europa nel 1914, quando votarono i crediti di guerra. Ecco, noi siamo di fronte a una borghesia che si è comprata un pezzo del movimento per la pace. Noi pensiamo che lo spazio per la sovranità sia quello dei diritti sociali. In Europa non c’è spazio per i diritti sociali. Tutto sarà eroso nella finalità di creare le condizioni di una guerra, che poi non è solo il rischio di una guerra nucleare: è il rischio di riorganizzare l’intera società in funzione di un sistema autoritario, sempre più intollerante e portato alla censura. Quei miliardi non saranno tutti spesi in bombe e carri armati, saranno spesi anche per comprare i giornali, incitare la gioventù alla guerra e portarla nelle trincee a morire”. Condivido in pieno.