di Marco Castoro
Che cosa hanno in comune Mara Venier e Paola Perego? Oltre ad amicizia e amore per l’agente Lucio Presta? Semplice. Entrambe stanno prendendo pappine su pappine dalla Wonder Woman del Biscione: Barbara D’Urso. La conduttrice di Mediaset in questa stagione si sta togliendo una soddisfazione dopo l’altra. Non solo con Pomeriggio 5 che ormai ha fatto venire una crisi di identità alla nuova Vita in diretta di Paola Perego, ma anche con Domenica Live ci sta prendendo gusto a superare la signora del salotto festivo, Mara Venier, in un testa a testa molto appassionante. Una crescita netta per Barbarella e i suoi due programmi, un’involuzione bella e buona per i due brand storici di Raiuno. Pensate che se raffrontiamo i dati in sovrapposizione delle prime puntate dell’anno scorso con quelle di quest’anno Pomeriggio 5 è passato da una media del 14,6% a una del 16,7% (+2,1 punti percentuali di share), la Vita in diretta invece da 18,9% a 15,1% (-3,8%). Nel giorno festivo Domenica In è scesa in media (dati sempre in riferimento al periodo in sovrapposizione con la D’Urso) di mezzo punto (da 15,4 a 14,9), mentre Domenica Live è cresciuta di 5 punti (da 10,5 a 15,4) nelle prime tre puntate rispetto all’anno scorso (quando in conduzione c’era Alessio Vinci). La prima della D’Urso, a novembre, segnò una media del 13,7%.
Prandelli ct, ovvero censore di tweet
Il premier Letta ormai usa twitter per comunicare in anteprima perfino le decisioni del consiglio dei ministri. Del resto siamo nell’era dei social network, come dargli torto. Tuttavia bisogna che anche Cesare Prandelli se ne renda conto. Il ct della nazionale ha annunciato al Processo del lunedì che presto ci sarà un divieto immediato di utilizzare twitter e facebook per i calciatori azzurri. Una specie di “siete in castigo: vi togliamo i giocattoli”. Ma come spesso accade in Federcalcio si sbagliano le misure. Per colpa di pochi devono pagare tutti. Per quattro imbecilli che fanno buu si chiudono gli stadi, per due buontemponi come Osvaldo e Balotelli che twittano e creano casini si mettono i lucchetti ai social network. Ma non sarebbe meglio che i massimi dirigenti del pallone la smettessero di utilizzare Mario Balotelli come fosse un fenomeno da baraccone per il circo azzurro? Tanto il diretto interessato finisce sempre per fare gli stessi danni di un elefante in una cristalleria.
Al Secolo senza stipendio
I giornalisti del Secolo d’Italia sono senza stipendio. In seguito all’ennesimo rinvio del cda della Fondazione An, con all’ordine del giorno anche la discussione sulle risorse da destinare al giornale, il comitato di redazione (Gloria Sabatini, Priscilla Del Ninno, Annalisa Terranova) denuncia il mancato pagamento dello stipendio di settembre e l’assenza di chiarezza sulle prossime mensilità.