Malgrado appelli e proclami, la violenza contro le donne resta un’emergenza sociale. A certificarlo è il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, con la pubblicazione del rapporto intitolato “Il Punto – Il pregiudizio e la violenza contro le donne” da cui emerge un quadro a tinte fosche. Il documento esamina i dati provenienti da tutte le forze di polizia, confrontati e integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni dai presidi territoriali di Polizia e Carabinieri.
Aumenta lo stalking
Nei primi sei mesi del 2024 si registra un aumento del 6% degli atti persecutori, lo stalking, reato che colpisce le donne nel 74% dei casi; un aumento del 15% anche per i maltrattamenti contro familiari e conviventi, che interessano le donne nell’81% dei casi; con un incremento dell’8% seguono la stessa tendenza le violenze sessuali, che nel 91% dei casi ha come vittime delle donne (di cui il 28% minorenni).
Autori stranieri
Riguardo la “cittadinanza” degli autori di alcuni di questi reati spia, dai dati dell’ultimo semestre in esame emerge che il 18% degli atti persecutori è commesso da stranieri, percentuale che sale al 29% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e al 44% per le violenze sessuali.
Il ricorso al “Codice rosso”
Sui reati introdotti con il “Codice rosso”, in termini percentuali i dati hanno fatto registrare, nei primi sei mesi dell’anno in corso, un significativo incremento, pari al 67%, della costrizione o induzione al matrimonio; un decremento pari al 2%, della deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso; un incremento pari al 22% della diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (“revenge porn”) e infine, un incremento pari al 38% della violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Omicidi volontari
Nel passato semestre dell’anno in corso, il numero degli omicidi volontari consumati totali mostra un decremento del 17%, come quello delle vittime di genere femminile che mostra un decremento del 18%, laddove l’incidenza delle vittime donne resta tuttavia al 35%. Anche in ambito familiare/affettivo gli omicidi commessi nei confronti di donne scendono a 46, confermandone il sostanziale decremento del 13%. Seguono la stessa tendenza gli omicidi commessi da partner o ex partner che mostrano, una diminuzione del 19% delle vittime di genere femminile.
La violenza contro le donne resta una piaga
L’elaborato tratta, inoltre, le discriminazioni contro le donne disabili, che versano in una condizione di particolare fragilità e possono diventare il bersaglio di violenze e vessazioni ulteriori, spesso da parte di chi se ne dovrebbe prendere cura, realizzato con l’ausilio dell’Osservatorio contro gli atti discriminatori. Un ulteriore paragrafo è stato dedicato all’azione di prevenzione, che nei primi sei mesi dell’anno in corso ha fatto registrare un incremento, con un aumento degli ammonimenti dei Questori sia per violenza domestica che per stalking.
Nel report viene anche evidenziato il rapporto interistituzionale avviato con il Dipartimento per le Pari Opportunità che fornisce, anche attraverso il numero di pubblica utilità 1522, un importante contributo di indirizzo ed assistenza per le donne vittime di violenza. Giovani atleti, campionesse e campioni dei gruppi sportivi di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, hanno voluto, infine, fornire il loro prezioso contributo contro la violenza sulle donne, lanciando un messaggio di speranza e raccontando le loro testimonianze sul valore dello sport per promuovere un’effettiva parità di genere, e ricordare ai ragazzi l’imprescindibile valore del rispetto per il prossimo.